Dopo un paio di stagioni di riposo spirituale, il Maestro Zen Phil Jackson torna nel basket che conta, torna nella Nba. Lo ha fatto questo pomeriggio con una conferenza stampa di presentazione come nuovo presidente delle operazioni legate al basket dei New York Knicks.
Si tratta di una nuova sfida ma anche di un gradito ritorno per Jackson che ai Knicks ha giocato nel lontano 1973, anno dell’ultimo successo della franchigia, e che guadagnerà circa 12 milioni di dollari a stagione dopo aver vinto in passato 11 titoli da allenatore, 6 a Chicago e 5 con i Los Angeles Lakers. L’obiettivo è quello di rilanciare New York per le prossime stagioni e cercare anche di agganciare i playoff in questa fase finale della regular season. Il Maestro Zen avrà potere assoluto per tutto ciò che riguarda le decisioni legate al basket, una sorta di general manager a 360°, ma ancora sono da capire i rapporti con il proprietario della franchigia, James Dolan.
Le risorse – Jackson (che ha al dito anche l’anello di campione 1969-70, sebbene cnon scese mai in campo coi Knicks, causa un infortunio alla schiena) però ha il coraggio, le idee e la reputazione per avere successo anche come g.m, e soprattutto ha il palmares per tenere testa a una stampa agguerrita e all’esigente pubblico del Madison (col regista Spike Lee sempre in prima fila….). Del resto, chi ha vinto a Los Angeles e Chicago, perché non potrebbe farlo a New York? E chi ha gestito i Bulls di Michael Jordan e i Lakers di Bryant e Shaquille, può non domare Carmelo Anthony (se resterà…)? Certo, val la pena ricordarlo, Jackson, non sarà ufficialmente l’allenatore, ma a N.Y. potrebbe riprodursi quanto accaduto a Miami, col leggendario Pat Riley sempre vicino (ed è un eufemismo…) a coach Spoelstra. Certo poi, se in campo un tipo come LeBron James sta dalla tua parte, gli schemi riescono meglio
Il roster – Impossibile parlarne adesso. Anche perché a New York bisognerà cominciare prima a ricostruire dirigenza e staff tecnico, con coach Woodson più che mai in bilico. Legittimo porsi però la questione-Bargnani, con andrea frenato anche quest’anno da infortuni in serie e incomprensioni tecniche, in una squadra largamente sopravvalutata a inizio campionato. I Knicks di oggi offrono ben poco che possa piacere a Jackson: Anthony (difficile se ne vada ora, che ha la possibilità di essere allenato dal coach più vincente della storia…), Chandler sottocanestro, Shumpert e Hardway Jr. È in questa rivoluzione copernicana, che il Mago dovrà dimostrare di poter stare nel sistema solare che da oggi ha nel Maestro Zen il suo nuovo Sole.