Voi che giocate insicuri
nelle vostra grande squadra,
voi che trovate tornando in difesa
il pallone perso e visi tristi:
considerate se questo è un gioco,
che stenta sul campo,
che non conosce pace,
che lotta per un punto,
che perde per un errore o un autogol.
Considerate se questa è una squadra,
senza colori e senza nome,
senza più forza di ricordare,
vuoti gli occhi e fredda la classifica
come una neve di marzo.
Meditate, che questo è stato:
vi guidino queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa, agli allenamenti,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri compagni.
O vi si sfacciano le scarpe,
un infortunio vi impedisca,
i vostri tifosi torcano il viso da voi.