La Tirreno-Adriatico 2014 affronta la quinta tappa, la Amatrice-Guardiagrele di 192 chilometri. E’ la tappa più difficile di questa edizione della “Corsa dei Due Mari“, soprattutto per quanto riguarda il finale. A 32,1 chilometri dal traguardo, infatti, ha inizio la salita di Passo Lanciano. Un’ascesa “storica” degli Appennini, più volte affrontata durante il Giro d’Italia. Si tratta di un’erta lunga 11,3 chilometri, con pendenza media dell’8,5% e punte del 13%. La vetta è collocata a 28,9 chilometri dalla conclusione. Di questi, i primi 16,4 sono tutti in discesa. Poi, la strada torna lentamente a salire. I corridori affronteranno prima un falsopiano di 7,5 chilometri. Poi, dopo una discesa veloce lunga 2 chilometri, ha inizio la salita finale di 3 chilometri che porta al traguardo di Guardiagrele. La prima metà è semplice, in quanto presenta una pendenza media del 5,5%. Ma i restanti 1400 metri fanno venire forti dolori alle gambe solo a descriverli. I primi 600 metri, infatti, hanno una pendenza media del 22,2% con una punta massima del 30%. Un vero e proprio muro. Passato il quale, vi sono 550 metri praticamente pianeggianti che precedono l’ultima impennata, 250 metri “solo” al 12%. La Tirreno-Adriatico scopre quindi un nuovo muro dopo quello marchigiano di Montelupone, che è stato teatro in passato di arrivi spettacolari. Quello di Guardiagrele non dovrebbe esserne da meno. Si preannuncia una grande battaglia tra gli uomini di classifica, che seguirà quella di ieri sul traguardo in salita di Selvarotonda dove si è imposto Alberto Contador (Tinkoff-Saxo). Un pensierino alla tappa potrebbero averlo fatto anche gli uomini da Giro delle Fiandre come Cancellara, Gilbert e Sagan, dato che la salita finale assomiglia molto a un classico muro fiammingo. Per loro, però, potrebbe risultare fatale l’ostacolo di Passo Lanciano. In ogni caso, a prescindere dalla natura dei protagonisti, lo spettacolo sul muro di Guardiagrele non dovrebbe mancare.