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Parma, Donadoni: “La squadra deve fare un passo alla volta. Il Milan? Si rialzerà”

È un Roberto Donadoni soddisfatto, quello che si presenta in sala stampa per la conferenza post-partita di Milan-Parma, partita vinta dai ducali per 4-2.
Queste le sue parole:

“L’obiettivo del Parma è quello di continuare come stiamo facendo adesso. !6 risultati utili consecutivi è qualcosa di importante e solo tanto lavoro e tanta voglia di fare ci hanno portato dove siamo ora. Cerchiamo di andare avanti affrontando il campionato con la massima serenità.

Oggi siamo andati in vantaggio di due gol e poi abbiamo sbagliato qualcosa nella gestione della gara. Sono stati più demeriti nostri, ma onore al Milan che ci ha messo voglia e determinazione per pareggiare. Siamo stati bravi a ricompattarci e riprendere la gara. Dispiace per il Milan, dispiace vederlo così. Ci vuole calma e serenità per uscirne, ma loro sanno cosa devono fare, non devo certo dirglielo io.

Ci sono momenti difficili in una società, come quando nel dicembre 1997 sono tornato dall’America. Un anno molto simile a questo. Non è una cosa nuova, sono cose che possono succedere e ci vuole la calma e la forza di volontà per uscirne. Nel ciclo di vita di una società sono cose che accadono e dalle quali si può uscire.

Tornando a noi, mancano dieci partite e il vantaggio che abbiamo è insignificante. Dobbiamo guardare partita dopo partita e ne riparleremo strada facendo. Ciò che i ragazzi stanno facendo è straordinario, è frutto del lavoro e dell’impegno che ci mettono ogni giorno.

Oggi c’era anche il primo caldo dell’anno, questo può aver inciso sul calo fisico del secondo tempo. Da qui in avanti servirà tutta la rosa. Oggi ho avuto delle difficoltà a tenere fuori Amauri, ma se poi le risposte dei giocatori sono queste, che entrano e segnano, vuol dire che ho a disposizione una grande rosa.

Sul mio futuro penso di aver detto qualcosa di banale. Chi è che non pensa di migliorare anno dopo anno? Penso di essere una persona e, forse, un allenatore cresciuto rispetto ai miei inizi, ma è normale e scontato dirlo. L’ambizione fa parte di tutti. Il nuovo allenatore del Milan è arrivato da due mesi, diamogli tempo prima di valutarlo. Così sarebbe troppo facile dargli addosso”.