Clarence Seedorf si presenta, a due ore dal fischio finale, scuro in volto in sala stampa per la consueta conferenza con i giornalisti presenti a San Siro per Milan-Parma.
Queste le sue dichiarazioni:
“Oggi, se analizziamo la partita a mente fredda, abbiamo cominciato la partita in dieci uomini e sotto di un gol. Nel secondo tempo, nonostante la situazione drammatica, siamo arrivati al 2-2. Lì, poi, ci siamo dimenticati di essere in dieci e abbiamo attaccato cercando il terzo gol lasciando spazi che il Parma ha usato per tornare in vantaggio.
Siamo stati bravi a reagire alla situazione iniziale, ma il Parma è stato bravo — sfruttando anche la superiorità numerica — a far girare bene la palla.
Il Milan non ha un terzino sinistro di ruolo, parliamoci chiaro. Il più vicino, per caratteristiche, è Emanuelson. Constant l’ho visto giocare lì ma non lo è, De Sciglio anche, ma non è un mancino. Emanuelson l’avevo visto bene contro la Juve, ma tutti i giocatori che si sono alternati in quel ruolo hanno fatto bene.
Sono contento dell’affetto dei tifosi ai colori rossoneri. La responsabilità di questa situazione non può essere mia, ma questo non vuol dire che io, insieme alla squadra, non ne voglia uscire. Noi teniamo a questa maglia come ci tengono i tifosi, ed è questa unione di intenti che deve guidarci.
I tifosi contro l’Atletico e contro la Juve ci hanno apprezzato. Se riconoscono l’impegno in campo non si lamentano, come invece hanno fatto oggi. I tifosi sono molto più intelligenti di come li dipingete.
I ragazzi in campo si sono impegnati molto, hanno recuperato una partita che ormai era persa.
La corsa all’Europa League era complicata prima e lo è anche adesso. Ma rimane un obiettivo del Milan perché siamo abituati ad andare in Europa. Ricominciamo a vincere e vediamo tra qualche giornata.
Pazzini non potevo metterlo prima perché avevo solo due cambi e Bonera e Mexes entrambi ammoniti. Ho pensato di sostituire anche uno dei due centrali con Rami. Poi abbiamo subito il 2-0 e ho fatto un cambio diverso. Pazzini sarebbe potuto entrare prima in 11 contro 11. Per far entrare lui ho dovuto mettere Poli terzino, che comunque ha fatto benissimo. I ragazzi, in ogni caso, si sono impegnati molto”.