Barcellona d’autorità e City ritardatario: al Camp Nou finisce 2-1 e il Barça è ai quarti

Chi ha detto che il Barcellona è in crisi? La squadra di Martino controlla con autorità la gara di ritorno del Camp Nou, forte del 2-0 di Manchester e della supremazia a livello di gioco. Il City è uscito alla distanza ma è uscito troppo tardi, a dimostrazione che il calcio è una questione di mentalità, oltre che di qualità. 

Il primo tempo è un paradosso, perché chi dovrebbe inseguire soffre, viene schiacciato dal fraseggio del Barça, dalle sue combinazioni veloci. Dall’incedere irresistibile di una squadra che ha qualità e che ama mostrarla: pericolosi sin da subito, i catalani spaventano Hart e il City, costretto a una difesa maschia e aggressiva (oltre che fallosa). Le combinazioni e i passaggi consecutivi non si contano e Pellegrini, in tribuna, trema: al 7′ intervento sospetto su Messi e l’arbitro sorvola. Il gioco parla catalano, come il computo delle occasioni ed ecco nuovo materiale per la moviola al 18′, quando Neymar insacca ma a gioco fermo, per fuorigioco di Jordi Alba nell’azione. Vero che, di quando in quando, i Citizens cercano l’imbucata e spaventano Valdes, ma il Barcellona dà una sensazione totale di controllo, non senza sbandate della difesa inglese.

Frizzante la ripresa, col City che inserisce Dzeko al posto di un Aguero impalpabile. Meglio gli ospiti, rispetto ai primi 45′ ma a sfiorare il gol è il Barça: al 50′ Messi fa breccia e solo il palo salva Hart. Il Manchester City prende comunque coraggio, aumenta l’intensità della manovra e, in fase di non possesso, pressa i portatori di palla: da azione sull’out di sinistra piove un cross per l’inzuccata di Dzeko, che chiama Valdes al miracolo sotto l’incrocio. Gli inglesi ci credono ma i blaugrana la sbloccano: al 66′ Lescott la combina grossa e serve involontariamente Messi, letale per definizione. L’1-0 rilassa ulteriormente il Barcellona ed è un punteggio tutto sommato meritato, nonostante la sfuriata del City. Il finale è nervoso e il rigore negato ai Citizens (con espulsione di Zabaleta, ammonito per proteste) completa la serata no del signor Lannoy, la cui condizione ha lasciato a desiderare. Chiudono i conti il gol di Kompany, consolazione più che chiamata alle armi, e il 2-1 firmato Dani Alves.

Il Barcellona mette a tacere alcune critiche, conducendo le danze, in controllo nel punteggio complessivo di andata e ritorno. Il Manchester City s’è svegliato tardi e ha dimostrato che il gap nei confronti dei mostri sacri del calcio continentale non è ancora colmato.

BARCELLONA-MANCHESTER CITY 2-1 (0-0)
Barcellona: Valdes 6.5; Alves 6, Pique 6.5, Mascherano 6, Alba 6.5; Xavi 6.5, Busquets 6, Iniesta 7, Neymar 5.5 (80′ Sanchez sv), Messi 7,Fabregas 6 (86′ Sergi Roberto sv). A disp.:  Pinto, Pedro, Bartra, Song, Adriano. All. Gerardo Martino 6
Manchester City: Hart 6.5; Zabaleta 5.5, Kompany 5, Lescott 4.5, Kolarov 5.5; Fernandinho 5, Toure 6.5; Silva 6.5 (72′ Negredo 5.5), Nasri 5 (75′ Navas sv), Milner 6; Agüero 5 (46′ Dzeko 6.5). A disp.: Pantilimon, Javi Garcia, Clichy, Boyata. All. Manuel Pellegrini 5
Arbitro: Stéphane Lannoy (Francia) 5
Marcatori: 67′ Messi (B), 89′ Kompany (M), 91′ Dani Alves (B)
Note: Ammoniti: Fabregas (B) Zabaleta, Kolarov, Fernandinho, Kompany (M). Espulso: Zabaleta (C) al 78′ per somma di ammoniziooni. Agg.: 4-1