ESCLUSIVA MP – Mattia Martini: “Attenzione a cadere nei soliti stereotipi”

Continua il nostro viaggio nel mondo del calcio femminile e questa volta abbiamo intervistato, a distanza di qualche mese, Mattia Martini, addetto stampa del Firenze Primadonna Calcio Femminile, per fare un attimo il punto della situazione e per scambiare quattro chiacchiere in pura semplicità.

Buongiorno Mattia, è la seconda volta che ci sentiamo, da quando ti intervistai circa un anno fa all’inizio del campionato: ora siamo a 2/3 della stagione, quale è il tuo resoconto della Serie A Femminile?

La Massima Serie ha acquistato una competizione oserei dire quasi vorace rispetto alla passata stagione. La lotta al titolo, tra le prime della classe, non è più il dualismo a cui eravamo abituati ma si è trasformata in una corsa a tre che ha reso e sta rendendo l’annata più gustosa ed imprevedibile, in procinto in ogni giornata di regalarci una declinazione non ponderata.
Il centro classifica è invece un campionato a parte,  finalizzato al contendersi il quarto ed il quinto posto: posizioni di tutto rispetto che potranno essere acquisite esclusivamente da quelle compagini che vanteranno una maggior esperienza e qualità dell’organico.
Le restanti rose sono alla ricerca di una permanenza più o meno sicura in Serie A. Tutte le società coinvolte nella zona retrocessione o Play Out sanno  che qualunque partita potrebbe pregiudicare una stagione, qualunque gara potrebbe essergli fatale, per cui si  tende a competere con altissimi ritmi, con l’usuale grinta di chi sa che ancora ha tutto da conquistare.

Il Firenze, dopo un inizio a dir poco drammatico, ha risalito piano piano la china ed ora si trova al nono posto, a soli 5 punti dalla zona tranquillità che vorrebbe dire evitare i playout salvezza. Che atmosfera di respira in casa viola?

Traumatico? Quale inizio traumatico? Questo è il Calcio! I momenti negativi, come quelli positivi, formano parte di questo sport. L’essenziale è sapere superare certi momenti, a sfumatura di grigio, tirando fuori il carattere ed il piglio tipico della vera e propria mentalità agonistica.
L’ambiente fiorentino non ha mai vacillato: è restato umile, ha lavorato in maniera programmata e cadenzata ed è ripartito, fino ad ingranare nei risultati. Ripeto… This is Football…

Da poco abbiamo pubblicato un editoriale sugli arbitraggi nella Serie A Femminile. Tu cosa ne pensi?

Qualsiasi nuovo stimolo e qualsiasi nuova iniziativa creano un ulteriore margine di miglioramento, per questo movimento, purchè siano un qualcosa di costruttivo e non di deleterio…
Sono favorevole alla divulgazione di tali rubriche, di tali pagine OnLine ma attenzione: non cadiamo nei soliti banalismi e nei classici stereotipi che caratterizzano in Calcio Maschile, in cui l’accezione del termine “Arbitro” è spesso accostata, a parer mio senza rigore di logica, a “Frode Sportiva” o ad un qualcosa sempre e comunque di poco chiaro.
E’ doveroso ricordare che il femminile dovrebbe essere specchio dei valori più puri di questo sport. Attenzione.

A breve ci saranno le prossime partite delle Nazionali maggiori, Under 19 ed Under 17, con le ragazzine che a breve parteciperanno al primo storico Mondiale in Costa Rica. Tu chi consiglieresti ai vari CT della scuderia viola?

Non mi sento di suggerire o dare consigli. Penso che ogni singola giovane viola possa ambire ad una maglia azzurra, se accompagnata da una buona preparazione tecnico-tattica oltre che atletica, ed, allo stesso tempo, riconosco che CT come Sbardella (affiancato da un’icona del Calcio Femminile come Rita Guarino), Corradini e Cabrini abbiano diversi metodi e criteri di valutazione rispetto a quelli miei: sicuramente più giusti ed oculati.
Sono onesto: alcune volte non mi trovo in accordo con  determinate scelte però devo prendere coscienza che io sono un Addetto Stampa mentre loro sono ormai tecnici affermati.

Chiudiamo questa intervista con una domanda direi ovvia: cosa ti aspetti da questo finale di stagione?

Mi aspetto un rush finale di campionato spumeggiante, degno del torneo vissuto fino ad ora.
Il tricolore sorriderà, senza alcun dubbio, a chi tra Brescia, Tavagnacco e Torres dimostrerà non tanto di poter vantare più qualità, potenzialità o doti ma a chi tra le tre compagini dimostrerà di avere più mentalità professionista, capace di fare propri in maniera cinica i risultati con la freddezza tipica di chi è abituato veramente  a competere.
Per quanto riguarda il Firenze noto ogni settimana, nello spogliatoio viola, un entusiasmo ed un’euforia uniche, che pervadano di sensazioni positive tutto l’ambiente. Il gruppo è una molla pronta a scattare ogni sabato e le ragazze e lo staff sono determinati nel centrare il traguardo salvezza, senza lasciare altri punti per strada ed affrontando qualsiasi compagine gli si pari davanti con la solita mentalità bramosa di vittoria: “Rispetto per tutti, paura di nessuno!”.
Poi, il Calcio si sa non è una scienza esatta. Per scoprire cosa ci riserverà questo finale di stagione non ci rimarrà che vivere il nostro campionato novanta minuti a settimana…
Come è che si usa dire? Ah, si: al termine della trentesima giornata il campo sarà giudice ed il verdetto inappellabile!