Il Karaiskaki è strapieno per il derby degli eterni nemici, che per l’Olympiakos potrebbe valere molto più di una vittoria sugli acerrimi rivali del Panathinaikos. Il PAOK ha infatti fatto ai campioni in carica un inaspettato regalo, pareggiando contro l’Ergotelis: con una vittoria, i biancorossi vincerebbero il loro quarantunesimo scudetto con sette turni di anticipo.
PAURA PER OLAITAN – Michel schiera l’undici che ha steso il Manchester United, mentre Anastasiou si affida a Pranjic, Ajagun e Zeca a supporto di Berg. Il primo tempo ha un copione chiaro: i padroni di casa sono i protagonisti, mentre il Pana resta guardingo e agisce in contropiede. La manovra avvolgente di Dominguez e Campbell sbatte contro una difesa attenta e il primo tiro arriva al 20′ da parte di Holebas, sugli sviluppi di un calcio da fermo. Al 23′, l’occasione d’oro: Hernan Perez parte in velocità e taglia perfettamente per Olaitan, che controlla male il pallone e facilita Kapino nell’uscita. Un attimo di terrore scuote gli animi alla mezz’ora, quando lo stesso Olaitan perde i sensi e viene trasportato fuori dallo stadio con enorme apprensione, ma appare sveglio, sebbene sotto shock. Il Panathinaikos, fino ad allora incerto e impreciso nel servire gli attaccanti, trova il jolly: Pranjic lancia Berg, la difesa non è schierata, lo svedese rimette in mezzo per il croato, che fulmina Roberto con un gran tiro da fuori. E’ 0-1 a fine primo tempo.
RABBIA OLYMPIAKOS – La ripresa si apre col PAO ancora in avanti e pericoloso al 48′, quando Abeid ruba palla a Holebas e lancia Berg, ben contrastato da Papadopoulos. L’Olympiakos sembra affaticato, ma produce una buona occasione con Valdéz, che manda alto un cross di Perez. Gli animi si surriscaldano e i capitani hanno il loro bel da fare per sedare numerosi battibecchi tra avversari. Quando meno te lo aspetti, ecco il 2-0: un pallone lunghissimo viene mal controllato da Manolas, che dà vantaggio a Berg, che trafigge Roberto con un bel diagonale. La stanchezza gioca un brutto tiro al talentuoso centrale, forte dell’interessamento di diverse big europee. La tifoseria di casa non è abituata a perdere e, dopo la concessione di un rigore su Valdéz (sbagliato da Dominguez), l’allenatore del Panathinaikos Anastasiou viene centrato in pieno volto da un oggetto lanciato dagli spalti. Il vice manda in campo forze fresche per le ripartenze ed è proprio Karelis a guadagnare una punizione dallo stanco Holebas: Abeid sorprende tutti calciando in porta ed è 3-0. La curva va su tutte le furie e il derby si chiude con i lanci di fumogeni e l’abbandono del campo da parte della panchina ospite.
Il tabellino:
OLYMPIAKOS PIREO – PANATHINAIKOS: 0-3 (0-1)
Olympiakos (4-2-3-1): Roberto 6; Salino 5 (67′ Fuster 5,5), Manolas 5, Marcano 5,5 (46′ A. Papadopoulos 5,5), Holebas 5; Maniatis 6, Ndinga 5; Campbell 5, Dominguez 5,5, H. Perez 6; Olaitan 6 (34′ Valdéz 5,5). A disp.: Machado, Samaris, Megyeri, Bong. All.: Michel.
Panathinaikos (4-3-2-1): Kapino 6,5; Triandafyllopoulos 7, Schildenfeld 7, Koutroumbis 7, Nano 7; Lagos 6,5 (90’+3 Marinakis sv), Zeca 6,5, Pranjic 7; Abeid 7, Ajagun 6,5 (87′ Karelis sv); Berg 7,5 (77′ Petric sv). A disp.: Klonaridis, Donis, Marinakis, Rizvanis, Kotsolis. All: Anastasiou.
Arbitro: Anastasios Sidiropoulos
Marcatori: 45′ Pranjic, 68′ Berg, 89′ Abeid
Note: ammonizioni: Ndinga, Holebas (O), Lagos (P)