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Basket, Luca Banchi: “Siamo una squadra proletaria, le prossime settimane diranno chi siamo”

Al termine della partita disputata contro l’Umana Venezia, il tecnico dell’Emporio Armani Milano, Luca Banchi, si è detto parzialmente contento della vittoria appena ottenuta dalla sua squadra: “Non possiamo giocare un basket borghese, non è nelle nostre corde. Stasera non potevo permettermi di sottrarre risorse alla squadra, soprattutto a chi ha giocato tanto contro il Panathinaikos: le prossime sei settimane saranno decisive, determineranno molto del destino della nostra compagine“.

L’ex tecnico della Montepaschi Siena ha anche poi sottolineato la difficoltà nell’affrontare più impegni durante la settimana: “Brindisi e Cantù sono a una partita di distanza, Siena a due e Roma a tre. Il rendimento dei nostri avversari crescerà sicuramente, è una cosa fisiologica, soprattutto perché non hanno un impegno di Coppa, mentre noi siamo costretti a preparare una partita ogni 72 ore. I due incontri di settimana prossima, se possibile, saranno ancora più difficili di queste perché non solo dovremo preparare due match in così poco tempo, ma avremo anche problemi legati alla logistica, agli spostamenti e quindi alla relativa mancanza di energie da trasmettere sul parquet“.

Infine Banchi si è soffermato soprattutto sulla ricerca dell’identità di squadra: “Questo è una squadra che è stata assemblata tardi, sapete tutti che precampionato abbiamo disputato. Alcuni rinforzi sono arrivati durante la stagione, e inoltre la nostra preparazione fisica era molto approssimativa: finalmente stiamo trovando uno stile di gioco nostro, che non può essere quello raffinato ma solo e soltanto quello proletario di chi non molla nemmeno un pallone. Non dimentichiamo, però, che in questa squadra giocano persone che, sulla carta, sarebbero attaccanti ma che in realtà fanno un grandissimo lavoro anche nell’altra metà campo. Cerella? E’ un giocatore molto efficiente, so di poter contare sempre su di lui, è ingiusto chiamarla sorpresa. E’ uno di quelli che può rimanere seduto tutta la partita oppure giocare venti minuti, dipende dalle situazioni“.