Squalifica Borja Valero, Firenze non ci sta. Si attende l’esito del ricorso
Una città imbestialita, una tifoseria stanca e inorridita, quella Viola. Quattro turni di squalifica per Borja Valero, quattro gare importanti – le più importanti – che l’ex Villarreal dovrà saltare per aver “toccato” il petto dell’arbitro Gervasoni e per aver spinto un giocatore avversario durante la partita col Parma.
Assenza che peserà alla Fiorentina, macigno per il morale di Montella e dei “suoi”. Montella, che dovrà fare a meno dello spagnolo contro Lazio, Juve, Chievo e Napoli. Sì, quel Napoli, il Napoli che al Franchi ha siglato la vittoria tra le polemiche per un penalty negato a Cuadrado al 91’, che avrebbe consentito il pareggio per 2-2 alla Fiorentina.
Ma sarà soprattutto contro i bianconeri che i gigliati sentiranno la mancanza del Matador, come lo chiamano alcuni a Firenze. Contro la squadra di Conte, infatti, vogliosa di riscatto dopo l’umiliazione delle quattro reti subìte in un quarto d’ora nella gara d’andata, non ci sarà quindi il punto di riferimento della squadra: a centrocampo l’estro e la precisione di Borja Valero fanno la differenza in ogni partita. La serietà e la meticolosità dentro e fuori dal campo fanno del madrileno un esempio da seguire.
Solo “antipatica alla classe arbitrale” (come dice Montella) la Fiorentina, o semplicemente scomoda?
Forse la risposta sta nella differenza di trattamento rivolta ad altri giocatori in situazioni ben più gravi. Un esempio per tutti, le tre giornate a Balotelli dopo gli insulti e i gesti aggressivi nei confronti del direttore di gara Banti nella sfida con il Napoli.
Nel frattempo, in attesa del risultato del ricorso presentato dalla società viola per il “caso Borja Valero”, i tifosi preparano la contestazione contro il “sistema calcio” da presentare domenica contro la Lazio.