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Europa League: il Napoli batte lo Swansea 3-1 e passa il turno, ma che fatica!

Davanti al pubblico amico, il Napoli di Rafa Benitez batte lo Swansea 3-1 e si qualifica per il prossimo turno dell’Europa League 2013-2014. Il pass per gli ottavi giunge non senza fatica, perché a lungo gli azzurri si trovano in difficoltà e palesano limiti difensivi gravi per questo livello. Nella seconda parte della ripresa, gli ingressi di Hamsik e Mertens danno dinamismo e cambiano la gara. 

Dal Galles all’Italia, per esportare un calcio interessante: palla a terra, pochi tocchi e molta sostanza. Il primo quarto d’ora vede la difesa del Napoli annaspare, con lo Swansea che è ingenuo quando c’è da finalizzare. Napoli sciupone al 14′, con Higuain che da posizione accattivante non inquadra. Poco dopo, Insigne la sblocca: delizioso tocco vellutato da azione fra le linee, per l’1-0. Gli azzurri prendono coraggio, guadagnano campo e potrebbero dare ai detentori della Coppa di Lega inglese il colpo del ko; non riuscirci è peccato capitale, quando la squadra si conferma fragile difensivamente. Dalle pericolose percussioni centrali e dai movimenti di Bony, il pari: è de Guzmán a battere Reina e l’1-1 varrebbe la qualificazione.

Ripresa dai due volti: prima il Napoli è un fantasma e preoccupa per atteggiamento e prevedibilità, poi la mette sui duelli individuali e svolta. Benino lo Swansea nella fase centrale della gara, grazie alle ripartenze, che pugnalano centralmente la friabile difesa partenopea. La fotografia? Insigne che, poco prima di essere sostituito, punta l’uomo, lo batte e crea pericolo: è così che il Napoli dovrebbe giocare, sempre. Lo fa, con frizzante voglia e piglio veramente europeo, quando Hamsik e Mertens entrano e danno la scossa: ora i gallesi arretrano il baricentro, soffrono e barcollano. E infine cedono, perché Higuain vale tutti i milioni spesi in estate e al primo spiraglio fulmina Vorm. È il 78′ e l’asse con il belga e lo slovacco funziona, per l’urlo del San Paolo. Vero che poi Reina è super a negare il 2-2 nel finale, ma si aprono praterie in contropiede e, quando l’arbitro ha già in bocca il triplice fischio, Inler sigilla il 3-1, ciliegina di una torta agrodolce, nella serata della sofferenza infinita.

La qualificazione del Napoli agli ottavi di Europa League, seppur prevista in sede di pronostico, arriva con troppa fatica. Vero che lo Swansea, squadra educatissima che gioca un calcio pulito, tecnico e pragmatico, ha fatto la sua figura, ma ancora una volta la retroguardia azzurra ha lasciato a desiderare. Poi cuore, individualità e attacco la risolvono spesso, ma Benitez dovrà lavorare duro per dare una dimensione continentale a questa bella incompiuta.

NAPOLI-SWANSEA 3-1 (1-1)
Napoli: Reina 7; Maggio 5,5, Henrique 5, Albiol 5.5, Ghoulam 5.5; Inler 6, Behrami 5.5; Insigne 6.5 (68′ Mertens 7), Pandev 5 (60′ Hamsik 7), Callejon 5 (84′ Britos sv); Higuain 6,5A disp.: Colombo, Reveillere, Dzemaili, Duvan. All. Benitez 6.
Swansea: Vorm 6, Tiendalli 6, Chico Flores 5.5, Williams 5, Davies 5.5, Canas 5,5, de Guzman 6.5 (82′ Pozuelo sv), Hernandez 6.5, Routledge 6.5 (62′ Dyer 6), Emnes 6 (70′ Taylor 5.5), Bony 6.5. A disp.: Tremmel, Amat, Rangel, Ngog. All. Monk 6,5.
Arbitro: Ovidiu Alin Hategan (Romania).
Marcatori: 17′ Insigne (N), 30′ De Guzman (S), 78′ Higuain (N), 90+3′ Inler (N).
NoteAmmoniti: Inler (N), Canas, Chico e Taylor (S).