López: “Non penso a lasciare il Cagliari, oggi i ragazzi non hanno rinunciato a giocare”
Diego López, nonostante la situazione complessa nella quale si trova il suo Cagliari tra caos societario e classifica decente ma non ancora davvero tranquilla, è venuto a Milano con una formazione infarcita di attaccanti e mezze punte e i fatti gli hanno dato ragione perché il mister uruguaiano se ne torna in Sardegna con un punto.
“Un’Inter arrendevole e meno incisiva del solito? Io ho visto un Cagliari che ha fatto un’ottima partita in fase di non possesso e abbiamo segnato meritatamente. Abbiamo sofferto gli ultimi dieci minuti ma non abbiamo mai rinunciato a giocare e credo che abbiamo meritato il risultato. Il rigore? Un po’ tutti noi abbiamo protestato in occasione di quell’episodio perché con un secondo cartellino giallo Juan Jesus sarebbe stato espulso“.
“L’avevo detto anche ieri: ho preferito far giocare Cossu (che ha fatto un’ottima partita) per poter disputare una gara di qualità visto che è un uomo tecnico e di grande personalità. Se si viene a Milano per chiudersi e basta prima o poi il gol lo si prende, quindi ho preferito giocarmi le mie carte e cercare di disputare sempre una buona partita“.
“I cambi? Adryan aveva i campi e anche Cossu aveva qualche problemino ma il primo l’ho tolto anche per una questione tecnica. Bisogna comunque sottolineare che Adryan era alla prima partita con noi dall’inizio e quindi va capito il suo calo. Questo è un periodo un po’ travagliato per il Cagliari, è vero, non è stata una settimana facile ma bisogna fare i complimenti ai ragazzi perché oggi sono venuti a Milano e hanno giocato bene a calcio, con grande personalità“.
“Andar via dal Cagliari dopo oggi? Non è quello a cui ho pensato in settimana. Io sono rimasto concentrato sulla partita contro l’Inter e l’ho studiata per poter fare risultato, scegliendo giocatori che sappiano ben giocare a calcio come gli stessi Cossu, Adryan, Vecino o Pinilla. Sau? Non sta attraversando un buon momento e avendo a disposizione Ibarbo e Pinilla ho preferito schierare loro perché il primo attacca benissimo lo spazio e il secondo sa proteggere alla grande il possesso: avevo bisogno di quel tipo di caratteristiche e ho messo loro. Icardi? Ci ha dato fastidio, è vero, lo sapevo e infatti ho avvisato i miei difensori di stare molto attenti a lui perché ha fisico e capacità imponenti che lo rendono davvero pericoloso e infatti per pochissimo non ci ha fatto molto male“.