Lo spezzatino del fine settimana
Della ricca settimana di calcio europeo abbiamo già parlato abbondantemente nell’editoriale di ieri. D’altronde, nel 2014, questo era il primo banco di prova per le italiane. Con cinque squadre impegnate, abbiamo raccolto due vittorie, un pareggio e due sconfitte. Poteva andare meglio, soprattutto pensando allo scivolone interno della Lazio contro il modesto Ludogorets, che onestamente non avevamo messo in conto. Ma tant’è. Ora è già tempo di campionato.
E la venticinquesima giornata presenta uno “spezzatino” niente male, con partite spalmate in tre giorni. Si inizia con i giallorossi di Garcia, impegnati a Bologna contro una squadra in piena lotta salvezza. “Roma non far la stupida stasera”, verrebbe da dire (o da cantare), perché un passo falso al Dall’Ara vorrebbe dire addio sogni di gloria e darebbe alla Juventus la ghiotta possibilità di incrementare il vantaggio sul secondo posto.
Juventus che, però, è attesa dal derby contro il Toro, non una partita qualunque, insomma. Se non altro perché si gioca in un orario insolito (18:30). I granata, poi, sono la vera rivelazione, assieme al Parma e al Verona, della Serie A. Una delle squadre più in forma del torneo, con Cerci e Immobile là davanti che cominciano a far paura e ad attirare le attenzioni delle grandi. Il derby della Mole, stavolta, assume sapori intriganti, per palati fini.
Ma prima ci saranno le gare del pomeriggio con le milanesi protagoniste di una rincorsa all’Europa che dà un senso agli ultimi mesi della loro stagione insapore. Nerazzurri impegnati a San Siro contro il Cagliari di López, chiamato a centrare un risultato positivo per salvarsi dalle grinfie di Cellino. Grande curiosità per Hernanes: da quando c’è il brasiliano in campo, l’Inter ha sempre vinto. Se non è un Profeta questo.
Il Milan, invece, è di scena nella tana blucerchiata di Mihajlović senza l’acciaccato Balotelli, ma con la piacevole sorpresa Taarabt e con un Honda, in crisi d’identità, da recuperare. Vincere è l’obiettivo per risalire in classifica e per guardare al ritorno di Champions con rinnovata fiducia.
Chiude la domenica di bagordi Lazio-Sassuolo, con i biancocelesti chiamati al riscatto dopo la magra figura in Europa League. Di contro, ci sarà un Sassuolo in crisi nera (nove sconfitte nelle ultime dieci uscite di campionato), con Malesani sull’orlo del baratro, pronto a (ri)passare il testimone a Di Francesco.
Infine, lunedì. Perché lo spezzatino domenicale è buono anche il giorno dopo. Soprattutto quando a scendere in campo saranno la terza e la quarta della classe. Prima sarà il turno della Fiorentina di Mario Gómez, impegnata al Tardini contro un Parma che non perde dal 2 novembre e che ha raccolto 16 punti nelle ultime sei partite giocate.
Per ultimo, il Napoli, che ipoteca lo 0-0 in Galles e si siede a tavola col Genoa, in un confronto che è tutto fuorché scontato: Higuaín contro Gilardino, una sfida fra bomber come dessert. Niente male vero?