Vi portiamo alla scoperta di tutte e sedici le compagini che a partire dall’8 marzo torneranno a darsi battaglia nel massimo campionato russo di calcio. Ogni giorno analizzeremo i punti di forza e di debolezza di ciascuna squadra; oggi tocca all’Amkar Perm.
Obiettivo Europa- A Perm ormai ci sono abituati. Stagioni sempre ottime, con salvezze ottenute con largo anticipo. Quest’anno, però, l’Amkar ha iniziato talmente bene che in molti hanno ricordato il 2008, quando i rossoneri arrivarono quarti davanti allo Zenit e si qualificarono per la prima volta nella storia in Coppa UEFA. Riuscirà l’Amkar a ripetersi? Difficile, le avversarie sono tante (e il Krasnodar pare avere qualcosa in più) e la pausa potrebbe aver bloccato la furia agonistica degli uomini di Cherchesov, comunque in calo nelle ultime sfide del 2013. La situazione di classifica, comunque, consente ai Permyaki di guardare con fiducia al futuro.
La stella: Martin Jakubko- Centravanti di grande esperienza, lo slovacco è una presenza storica del campionato russo. Ex Fc Mosca, Saturn e Dinamo Mosca, Jakubko è sempre stato il pallino di Miodrag Bozovic, allenatore montenegrino ora in forza al Rostov, il quale lo ha sempre portato con lui. Attaccante possente, boa, riferimento offensivo importante ma non solo: Martin ha anche un grande fiuto del gol che gli consente di essere sempre nelle posizioni di testa della classifica cannonieri. Segna e crea gioco: è lui l’elemento fondamentale dell’Amkar e del gioco di Cherchesov.
La formazione tipo- Con il ritiro, un po’ a sorpresa, dell’esperto centrale Popov dovrebbe essere Zanev il sostituto, anche se l’Amkar si sta muovendo sul mercato polacco e potrebbe trovare nell’Estraklasa il suo nuovo difensore centrale (per tradizione l’Amkar ha sempre avuto tra le proprie fila numerosi nazionali della Polonia). Per il resto dovrebbe cambiare poco da quello visto nel 2013.
Le puntate precedenti:
ANZHI MAKHACHKALA
RUBIN KAZAN
LOKOMOTIV MOSCA