Rugby League: sabato si assegna il World Club Challenge tra Roosters e Wigan
Sydney Roosters contro Wigan Warriors. Il meglio che Australia ed Europa possano offrire: si giocheranno il World Club Challenge, che per la prima volta dopo 20 anni torna a disputarsi in terra australiana.
I Roosters, guidati dal capitano dell’Italia all’ultima Coppa del Mondo Anthony Minichiello, partono favoriti, ma rischiano di pagare l’eccessivo sforzo di molti dei suoi giocatori nella manifestazione iridata.
Dagli azzurri Minichiello e Guerra infatti, passando per Sonny Bill Williams, il neo acquisto francese Casty e molti altri, il club guidato da Trent Robinson si è riposato poco, stretto tra una postseason interazionale difficile da smaltire e gli Auckland Nines, sia pure affrontati con formazione rimaneggiata.
L’imminenza del World Club Challenge, che potremmo grossomodo definire l’equivalente rugbistico della vecchia Coppa Intercontinentale di calcio, ha poi messo fretta allo staff degli Easts, arricchito dalla presenza di Steve McNamara come assistente allenatore.
Che proprio il ct della nazionale inglese affronti, sia pure non da head coach, i campioni d’Inghilterra rappresenta un paradosso e allo stesso tempo un motivo di fascino: ecco che per Charnley e compagni la sfida diventa un’occasione per impressionare il selezionatore dell’Inghilterra, per dimostrargli di non essere da meno rispetto a chi gioca nella NRL.
Se Sydney non sta benissimo, stretta tra l’infortunio di Roger Tuivasa-Sheck e le tossine della Rugby League World Cup, i Warriors danno l’impressione di essere il classico cantiere aperto, ancora alle prese con la ristrutturazione dovuta ai tanti addii. Rispetto al XIII campione di Super League e Challenge Cup del 2013, mancano stelle come Pat Richards (tornato in Australia), Gareth Hock, Harrison Hansen e Sam Tomkins (volato in Nuova Zelanda nella NRL e già protagonista nei 9s), oltre a Lee Mossop che è andato ad arricchire il contingente inglese nel campionato più bello del mondo.
La campagna acquisti s’è concentrata soprattutto sull’obiettivo di rimpiazzare Tomkins, con Matthew Bowen pronto a chiudere in bellezza una carriera gloriosa, ma la sensazione è che per amalgamare il tutto e somatizzare le perdite ci vorrà del tempo: affrontare i più forti del pianeta proprio adesso potrebbe non aiutare.
Il prestigio del trofeo resta assoluto, lontano dagli snobismi australiani di qualche anno fa. Lo scorso anno, a Leeds, i Melbourne Storm si imposero 14-18 davanti a oltre 20mila persone. Pure ora il colpo d’occhio sarà importante: si giocherà all’Allianz Stadium, casa (anche) dei Waratahs di rugby union e del Sydney FC di Del Piero nel calcio: luogo di sport d’eccellenza per definizione, pronto a ospitare una vera finale iridata.
Appuntamento dunque per sabato alle 10 (ora italiana), arbitreranno Ben Cummins e Gerard Sutton.
Ecco i convocati:
Roosters: Anthony Minichiello (c), Daniel Tupou, Michael Jennings, Mitchell Aubusson, Shaun Kenny-Dowall, James Maloney, Mitchell Pearce, Jared Waerea-Hargreaves, Jake Friend, Sam Moa, Boyd Cordner, Sonny Bill Williams, Frank-Paul Nuuausala. Interchange: Daniel Mortimer, Aidan Guerra, Dylan Napa, Remi Casty, Kane Evans, Taane Milne, Kurt Kara.
Wigan: John Bateman, Matty Bowen, Joe Burgess, Josh Charnley, Tony Clubb, Dom Crosby, Gil Dudson, Liam Farrell, Ben Flower, Anthony Gelling, Darrell Goulding, Blake Green, Jack Hughes, Michael McIlorum, Sean O’Loughlin, Eddy Pettybourne, Dan Sarginson, Matty Smith, Scott Taylor.
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