Milan, adesso diventa dura
Strada tutta in salita per il Milan, chiamato all’impresa nel ritorno infuocato di Madrid. Il match di Milano di mercoledì sera ha mostrato ancora una volta quanto possa essere imprevedibile il gioco del calcio, dove nell’arco dei novanta minuti non sempre il risultato premia l’impegno mostrato in campo. Ai rossoneri di Seedorf va riconosciuto il merito di aver giocato una partita degna di un ottavo di Champions League, cercando con carattere e grinta la via del gol, ma senza avere la fortuna dalla propria parte. Vincere a Madrid contro questo Atletico non sarà facile, ma quanto visto in campo per tutti i 90′ lascia ben sperare.
Visto il periodo olimpico che stiamo attraversando, potremmo paragonare la prestazione del Milan a una sorta di “medaglia di legno”; un termine che gli italiani hanno conosciuto bene dopo i vari quarti posti raccolti a Sochi, che hanno lasciato l’amarezza per un podio mancato, ma non hanno fatto perdere valore ai risultati ottenuti dai nostri atleti nelle rispettive gare.
E per i rossoneri la sconfitta beffarda in Champions League è come il raggiungimento di un quarto posto a pochissimi centesimi dal bronzo. Un sforzo sportivo importante, meritevole di applausi; l’impegno giusto a cui si contrappone l’amarezza finale di chi è consapevole di aver subito un’ingiustizia da parte del Dio del calcio. Vincere a Madrid contro questo Atletico non sarà facile, ma quanto visto in campo lascia ancora aperta la speranza. La bandiera bianca non è ancora ammainata e ci sono davanti novanta minuti in cui il Milan dovrà dare il massimo senza darsi mai per vinti.