Top e flop della 23a giornata di Serie A

Top tutta di marca argentina, con l’eroe che non ti aspetti (Cristaldo) e i soliti Higuain e Tevez. Malissimo il guardalinee di Verona Juve, Stallone, Emanuelson e Robinho i più inguardabili nello spento Milan di Napoli, Milito è l’ombra di sé stesso.

TOP

Jonathan Cristaldo: non c’è più Diamanti? Ci pensa il bomber argentino a restituire il sorriso all’ormai rassegnato popolo rossoblù. Cinico e spietato nell’uno-due che manda al tappeto il Toro e regala tre punti che sono puro ossigeno per la classifica del Bologna.

Gonzalo Higuain: tra un sonnellino e l’altro della difesa di capitan Mexes il Pipita diventa ancora una volta l’oro di Napoli. Doppietta con tanti saluti al Milan e anche alla Fiorentina, che rimane a distanza di sicurezza. La zona Champions per il momento rimane in cassaforte.

Carlos Tevez: non segnava da prima di Natale, ne fa due in un colpo solo. L’Apache sembrava aver spianato alla Juve la strada verso una facile vittoria al Bentegodi, invece l’orgoglio del Verona e qualche colpo di sonno dei suoi compagni hanno vanificato tutto.

 

FLOP

Giuseppe Stallone: al guardalinee di Verona-Juventus sfugge di tutto. Nell’ordine: il fuorigioco di Llorente (sarebbe stato attivo) sul primo gol di Tevez , quello dell’Apache in occasione del raddoppio juventino e quello ancora più evidente di Toni sull’1-2 del Verona. Non tanto meglio fa l’arbitro Doveri, che non vede un netto fallo di mano di Vidal in area e nemmeno quello più involontario, ma da regolamento sanzionabile, di Lichtsteiner. Un abbaglio dietro l’altro. Male male.

Urby Emanuelson: citazione da dividere, in realtà, con il suo “quasi gemello” Robinho. Costantemente puntato e saltato l’olandese dai vari Mertens e Insigne (perfino Maggio), costantemente fuori posizione e fuori misura nei lanci il brasiliano. Un (doppio) disastro nella pessima serata (a parte Taarabt) del Milan al San Paolo.

Diego Milito: fa male vedere un campione come lui in questo stato. I due gol divorati col Sassuolo una volta li avrebbe segnati con facilità. Per far rinascere il Principe ci vorrebbe un incantesimo.