Finale raggiunta per la staffetta femminile italiana dello short track. Il quartetto azzurro (Fontana, Valcepina, Peretti, Viviani) ha archiviato l’amarezza per quanto successo a Dresda e ha staccato il pass per lottarsi una medaglia contro Cina, Corea del Sud e Canada. Sul ghiaccio di Sochi è andato in scena un nuovo capitolo della sfida con le rivali olandesi. Un testa a testa al limite del regolamento con le orange protagoniste di un cambio irregolare, sanzionato con la squalifica da parte dei giudici, molto rischioso per le atlete italiane, brave a non farsi penalizzare da ciò che succedeva al loro fianco. Buone notizie dalle prime batterie dei 500 m femminili dove Arianna Fontana ha ottenuto la qualificazione ai quarti. Eliminate al primo turno le altre due azzurre Valcepina e la Viviani.
Nei 1500 maschili, invece, è stata assegnata la prima medaglia in questa specialità. Il pubblico di casa sperava alla vigilia in un successo del sudcoreano nazionalizzato russo, ma si è dovuto accontentare di una medaglia d’argento. L’oro olimpico, il terzo in carriera, è andato al canadese Charles Hamelin. Eliminazione in batteria per l’italiano Tommaso Dotti. Meglio la giornata di Yuri Confortola che ha raggiunto le semifinali dove un contatto con Alvarez, penalizzato dai giudici, lo ha costretto a dire addio al possibile sogno di una finale olimpica.
Short track – Podio 1500 m maschili
1 Hamelin (Can)
2 An (Rus)
3 Park (Corea Sud)