Walter Mazzarri appare in sala stampa certamente più sereno ma non ancora soddisfatto al 100%. Le domande toccano un po’ tutti i tasti possibili ma il tecnico del Biscione, al solito, rintuzza le critiche rispedendole al mittente.
Al contempo, Mazzarri ha tenuto molto a ringraziare i tifosi dell’Inter: “Stasera il nostro pubblico è stato eccezionale. Oggi i tifosi ci hanno dato una mano e li ringrazio molto. Quando non si sbloccano i risultati diventa difficile e la partita di oggi ha dimostrato che poi quando si riesce a fare gol si gioca molto più sciolti, forse l’incantesimo s’è finalmente spezzato perché la palla stavolta è andata dentro“.
Sul modulo impiegato: “Oggi abbiamo giocato con due mezz’ali molto offensive, l’importante è che la squadra trovi il suo equilibrio e che tutti gli undici in campo facciano al meglio entrambe le fasi. Samuel? È uscito perché aveva i crampi e mi ha chiesto lui il cambio… Io anzi non l’avrei tolto perché inserendo Campagnaro avrei dovuto spostare Rolando al centro e avrei preferito non doverlo fare“.
Mazzarri si accende leggermente quando gli si chiede ragione del basso minutaggio dei giovani:”Botta e la crescita dei giovani? Una cosa che si considera sempre poco quando si parla della ‘crescita dei giovani’ è lo stato di salute col quale arrivano. Botta oggi ha fatto bene, ultimamente sta sempre facendo bene, ma viene da un infortunio bruttissimo e piuttosto lungo, quindi ha bisogno di mettere tanti minuti nelle gambe ancora“.
Non può mancare un accenno al caso di (ectoplasmico) mercato invernale e alla rigenerazione mentale di quello che ormai pareva un calciatore perso: “Guarín? Io di mercato non ho mai parlato e voi lo sapete, con lui ho sempre avuto un rapporto molto chiaro e molto buono, anzi, quand’era stato contestato dai tifosi l’ho avevo anche difeso. Per me quindi non c’è nessun problema col ragazzo e s’è visto stasera che ha lavorato bene in quest’ultima settimana avendo in testa solo l’Inter. Appena è stato in grado di giocare serenamente l’ho fatto giocare da titolare… e a gennaio, oltre al colombiano, c’erano anche altri giocatori che erano troppo distratti dal mercato come Belfodil e che quindi non erano in grado di scendere in campo con la mente sgombra e rimanere concentrati sulle gare che avevamo di fronte, quindi forse era a questo che l’allenatore del Livorno si riferiva quando sosteneva che ‘non si era allenato’ secondo me“.
La chiosa finale è invece stata sulla prima di Hernanes e dell’importanza del brasiliano nelle situazioni su palla inattiva: “Hernanes sui calci piazzati? L’ho già detto alla presentazione del giocatore: noi avevamo bisogno un uomo che sapesse mettere la palla lì dove volevamo che arrivasse, sia negli schemi su angoli e sia sulle punizioni. La situazione del gol di Samuel l’avevamo preparata da mesi: finalmente siamo riusciti a costruirci sopra dei punti“.