Gerarchie cambiate nel Sei Nazioni 2014, con il Galles grande favorito della vigilia sconfitto a Dublino e privato della concreta possibilità di Grande Slam. Frattanto, la Francia non ha battuto ciglio, piegando l’Italia con crudele concretezza, per confermarsi a punteggio pieno e guardare in punta di piedi la statistica della puntuale vittoria francese l’anno dopo il tour de Lions.
Con ordine, la seconda giornata del Sei Nazioni si è inaugurata a Dublino. Davanti agli oltre 50mila dell’Aviva Stadium, gran partenza irlandese, per ritmo ed intensità. Il piano partita di Warren Gatland certo non aveva previsto la valanga verde, capace di galvanizzare un pubblico che coi gallesi aveva il dente avvelenato. Un po’ per le battaglie di questi anni, un po’ perché il tecnico di Hamilton, da allenatore dei British and Irish Lions, aveva tenuto fuori Brian O’Driscoll nella sfida decisiva: peccato mortale agli occhi della devota Irlanda, ripagata con gli interessi in un dolce pomeriggio di febbraio. È 26-3 e il Galles, asso pigliatutto nelle previsioni di molti addetti ai lavori, è schiantato.
Si rimette in pari col Galles l’Inghilterra, battuta di misura a Parigi una settimana fa ma lesta ad archiviare la pratica Scozia, con semplicità (0-20). Questa Calcutta Cup, mai realmente in discussione, ha palesato il ritardo scozzese nel talento e nel gioco, e gli inglesi non ne avevano bisogno. Cuore e orgoglio non bastano se il divario è netto e l’unica insidia per l’Inghilterra è la penuria in cui versava il manto di Murrayfield. Che ha ospitato la delusione di oltre 50mila persone: cercheranno di rifarsi in trasferta a Roma, in quella che diventerà la partita delle partite.
Il Trofeo Garibaldi chiudeva il secondo turno domenica pomeriggio, in uno Stade de France stipato di tricolori, con alternanza di verde e blu nella parte sinistra. Bene l’avvio azzurro, perché la concentrazione è quella dei giorni migliori e i francesi sembrano voler dimostrare più che convincere. I punti nel primo tempo arrivano tutti da calcio piazzato: 9 spettano a Doussain, 22enne mediano di mischia in forza a Tolosa, 3 li mette Allan, alla mezzora. Da segnalare gli errori, dalla lunga, di Garcia, in una partita dove si tende a piazzare il piazzabile. Purtroppo per l’Italia la ripresa ha il sapore indigesto di una batosta, che inizia con la meta di Picamoles al 42′ e prosegue con le gambe di Fofana. Nell’arco di 3′, spezzerebbe le gambe di chiunque. Il 30-10 finale, con l’allungo francese firmato Bossefai al 51′ mitigato da Iannone a 4′ dalla fine, regala alla Francia il sogno della grandeur, di successo finale, nella consapevolezza del ritrovato prestigio.
Gli azzurri, sul pezzo stavolta solo per 40′, lavoreranno sodo in vista della Scozia, che arriverà a Roma da sfavorita. Intanto guidano Francia e Irlanda, che guardano dall’alto verso il basso Inghilterra e Galles; non accadeva da tanto tempo: chapeau.
Sei Nazioni 2014 – 2a giornata
Irlanda-Galles 26-3
Scozia-Inghilterra 0-20
Francia-Italia 30-10
CLASSIFICA: Irlanda e Francia 4, Inghilterra e Galles 2, Italia e Scozia 0
Prossimo turno – 21/22 febbraio
Galles-Francia
Italia-Scozia
Inghilterra-Irlanda