Il Panathinaikos si riprende il quarto posto, PAOK battuto al Leoforos

Il Panathinaikos vince la terza sfida col PAOK casalinga di fila. La ricetta è semplice: mantenimento del possesso, ritmi alti e tanto sudore. La truppa di Stevens, se prende palla, non ha il tempo di pensare, risultato: pochissime occasioni e molta confusione. L’espulsione di Katsouranis fa il resto. Bravissimi, tra gli altri, Zeca e Karelis; Berg dà l’anima, ma spreca troppo.

 

AL LEOFOROS CI PENSANO I TERZINI – L’eterna sfida tra Atene e Salonicco torna a un Leoforos da tutto esaurito. Le squadre distano 11 lunghezze e sono entrambe motivate: il Panathinaikos, che deve fare a meno di Pranjic (comunque in panchina) e Bajrami, vuole approfittare del passo falso dell’Asteras Tripolis e riprendersi il quarto posto; mentre il PAOK, apparso discontinuo nelle ultime uscite, ma rafforzato dal mercato di gennaio, deve tenere a distanza l’arrembante Atromitos, che punta dritto alla seconda piazza.
I ragazzi di Anastasiou subiscono gli avversari giusto durante i primi minuti, per poi imporre alla partita un ritmo alto, in cui a volte cadono preda loro stessi. Il Panathinaikos macina gioco e crea occasioni, nonostante qualche errore dovuto alla foga. Berg sciupa due palle gol su azione di contropiede, sull’ultima delle quali è miracoloso l’intervento di un altalenante Katsouranis, che prima si era fatto rubare palla ingenuamente da Ajagun. Da segnalare anche il tiro al volo di Abeid al 9′ e un gran colpo di testa che esalta Glykos, su una grande azione personale di Zeca, tra i più pimpanti. Dall’altra parte, molto poco: Ninis è inconcludente, Natkho imbrigliato e Salpingidis non si vede.
La ripresa non potrebbe aprirsi meglio per i padroni di casa: alla prima azione, su calcio d’angolo, Kostas Triandafyllopoulos porta avanti i verdi con un perentorio colpo di testa. Il PAOK è sorpreso e, poco dopo, si ritrova in dieci uomini a causa del fallo da ultimo uomo del, peraltro, già ammonito Katsouranis. Il calcio di punizione seguente è trasformato magnificamente da Nano, che, su tacco di Abeid, disegna un diagonale millimetrico che si insacca nell’angolino basso del secondo palo. Stevens si gioca subito l’ultimo cambio, cercando di ravvivare il reparto avanzato con Hoesen, ma poco più tardi Glykos si deve superare per negare il 3-0 a Karelis. La partita prosegue con un Panathinaikos che non abbassa la guardia, incitato dagli incessanti canti dell’euforica Thyra 13. Al 92′ suona un campanello d’allarme: Lino crossa in mezzo, dove un liberissimo Athanasiadis insacca al volo di sinistro. Una pecca difensiva in verde non deve mai mancare, ne va del curriculum.

 

 

PANATHINAIKOS – PAOK SALONICCO: 2-1 (0-0).
Panathinaikos (4-3-1-2): Kapino 6; Triandafyllopoulos 7, Schildenfeld 6,5, Koutroumbis 6, Nano 7,5; Zeca 7, Lagos 6, Abeid 6 (65′ Pranjic 6); Ajagun 6,5 (84′ Dinas sv); Berg 6, Karelis 6,5 (74′ Klonaridis sv). A disp.: P. Spyropoulos, Rizvanis, Marinakis, Kotsolis. All.: Anastasiou.
PAOK (4-4-2): Glykos 6,5; Skondras 5,5, Katsouranis 4,5, Tzavellas 5,5, Lino 6; Natkho 5,5, Kaçe 5 (46′ Lazar 5), Maduro 5, Ninis 5 (54′ Lucas 5,5); Salpingidis 5 (62′ Hoesen 5,5), Athanasiadis 6. A disp.: Stoch, Insaurralde, Giakoumis, Kitsiou. All.: Stevens.
Arbitro: Dimitris Styliaras.
Marcatori:
47′ Triandafyllopoulos (Pan), 57′ Nano (Pan), 90’+2 Athanasiadis (Paok)
Note: ammonizioni: Triandafyllopoulos (Pan) Tzavellas, Katsouranis, Kaçe, Athanasiadis (Paok). Espulsioni: 55′ Katsouranis (Paok).