Siena e Sassari vincono le rispettive gare di semifinale e si guadagnano l’accesso all’atto conclusivo della Coppa Italia 2014. Entrambe hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio delle rivali; l’Enel Brindisi – nonostante lo strepitoso campionato disputato – si arrende solo nel finale; Reggio, invece, ci mette il cuore, ma non può nulla contro le percentuali sarde dall’arco e la vena realizzativa dei cugini Diener.
ENEL BRINDISI – MONTEPASCHI SIENA 80-89 (10-20, 34-44, 55-64)
Enel Brindisi: Lewis 4,Todic 17, Campbell 8, Dyson 30, Snaer 11, James 4, Morciano ne, Jurtom ne, Formenti ne, Zerini, Chiotti 3. All: Bucchi
Montepaschi Siena: Nelson 8, Janning 9, Haynes 16, Green 14, Ortner 12, Ress 4, Viggiano 5, Cournooh 2, Carter 15, Hunter 4, Cappelletti ne, Udom ne. All: Crespi
Sesta finale consecutiva. Un record impreziosito dal ventesimo successo filato in Coppa Italia. Siena batte anche l’attuale capolista e mostra a tutti l’indomito spirito da vincenti, marchio di fabbrica della Mens Sana delle ultime stagioni.
Carter apre il mini parziale iniziale dei toscani, portando Siena sul 7-0 dopo una manciata di minuti. Snaer reagisce e sigla la parità a quota nove, ma Haynes sale in cattedra e spedisce Siena in vantaggio in doppia cifra dopo la prima pausa (20-10).
Dyson incanta e punisce la truppa di Banchi, riportando i pugliesi sulla parità (35-35). In un secondo quarto equilibrato e dalle alte percentuali dal campo, Haynes e Nelson apparecchiano la prima mini-fuga senese, bombardando con le triple il canestro biancoblù. All’intervallo Brindisi 35-44 Siena.
Pronti via e dopo la pausa Siena scappa sul + 17 (35-52). Il solito Dyson risponde agli assoli di Carter e Ortner riducendo il margine sotto la doppia cifra nel finale di parziale (51-59). L’ultimo periodo si rivela infuocato: la guardia americana di Brindisi dipinge basket, trascinando i suoi a -1 (72-73) in attesa dell’ultimo scorcio di gara. L’inerzia della sfida gira definitivamente verso la Montepaschi quando Green e Haynes colpiscono dai 6,75. Siena scappa via , Brindisi si arrende. Termina 89 a 80.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI– GRISSIN BON REGGIO EMILIA 92-86 (26-19, 53-45, 74-65)
Sassari: Green M. 7, Green C. 15, Devecchi 3, Chessa ne, Gordon 11, Diener T. 26, Sacchetti, Diener D. 18, Vanuzzo, Tessitori 1, Omar Thomas 11. All: Sacchetti
Reggio Emilia: White 32, Filloy 4, Antonutti 5, Bell 11, Frassinetti, Mussini, Kaukenas 19, Cervi 8, Silins, Pini 7, Cinciarini ne. All: Menetti
Sassari entra nella storia centrando la prima finale di Coppa Italia. In un match avvincente, combattuto e intenso, la squadra di Sacchetti riesce a spuntarla grazie alle percentuali del tiro da 3 e alle prestazioni individuali dei cugini Diener.
Si comincia subito con White e Bell sulla cresta dell’onda. Dall’altra parte le due triple di Caleb Green fissano il risultato sull’11-6. Nel finale di frazione Gordon e Drake Diener piazzano l’allungo del Banco, spegnendo l’entusiasmo emiliano (26-19).
Nel secondo parziale Antonutti e Filloy si prendono la scena, impattando la sfida a quota trentuno. Sassari non ci sta e apre le danze con il tiro pesante: si iscrivono alla gara Drake Diener e Caleb Green. Menetti chiama time out. Alla ripresa l’eterno Kaukenas si scatena e riacciuffa da solo Sassari. I sardi – colpiti – reagiscono con un mini parziale firmato da Omar Thomas (53-45).
Il secondo tempo è un susseguirsi di emozioni. Drake e Thomas provano a far scappare la truppa di Sacchetti, ma White e Bell si caricano Reggio sulle spalle e rispondono colpo su colpo. L’ultimo periodo comincia con Rimantas Kaukenas che detta legge: bomba a bersaglio e -6 (81-75). I due Diener sembrano archiviare la sfida inanellando una serie infinita di perle. Ma Reggio è dura a morire. Cervi e White pungono, riaprendo la contesa; Travis spara e segna dall’arco, ma è Caleb Green che sentenzia la sfida con un’altra bomba a 38 secondi dalla fine. Il resto è storia. Come la finale di Sassari. E il cuore – immenso – di Reggio Emilia, arrivata al forum di Assago senza Brunner e Cinciarini, ma con una mentalità da gigante.