Si è conclusa la prima giornata del Sei Nazioni 2014 di rugby union. Tra pronostici rispettati e sorprese, gli appassionati hanno avuto modo di ammirare i migliori giocatori del Vecchio Continente, in una competizione che non perde mai fascino.
Bene l’Italia a Cardiff, nonostante la sconfitta. Non si tratta del solito e stancante motto della “sconfitta a testa alta”, ma della presa d’atto di un nuovo atteggiamento della squadra, di una rinnovata attitudine, utile a competere ai livelli più alti. Se è anche vero che i gallesi sono stati a tratti superficiali, è innegabile la lodevole prestazione azzurra, che fa ben sperare in vista dei prossimi impegni.
Dall’errore iniziale di Esposito in molti si sarebbero fatti travolgere, e invece la banda Brunel ha mantenuto la compattezza e impedito al Galles di segnare per i primi 26′ della ripresa. Alla lunga, in questo sport, i valori tecnici emergono e quando i padroni di casa pigiavano sull’acceleratore c’era poco da fare, ma l’inizio resta incoraggiante.
In vari momenti chiave la palla è rimbalzata nel verso giusto, per i francesi, ma la sensazione è quella di uno sblocco, di una fase-due nella sinora complicata gestione Saint-André.
L’Inghilterra, unica europea capace di battere una delle tre grandi dell’Emisfero Sud nell’ultima finestra di test match, ha iniziato malissimo ma mostrato un superbo carattere alla distanza, coronando una rimonta di cui solo i grandi sarebbero stati capaci. Peccato, per gli inglesi, che nel momento chiave Szarzewski, di professione tallonatore per il Racing Metro 92, abbia tirato fuori la giocata delle grandi occasioni, costruendo la meta del definitivo successo transalpino. Nulla è compromesso e, se si guarda anche il calendario, l’Inghilterra appare sempre la più probabile avversaria del Galles per il titolo, ma questo risultato garantisce alla Francia una bella iniezione di fiducia. Rendendo super pepata la sfida di sabato a Parigi con gli azzurri.
Domenica pomeriggio l’Aviva Stadium di Dublino ha ospitato la sfida tra Irlanda e Scozia. Pronostico rispettato per i padroni di casa, troppo forti per la pur volenterosa squadra di Scott Johnson, ex tecnico degli Ospreys. La prima meta della partita l’ha firmata Trimble al 4o’, in un’azione nata da una touche persa dalla Scozia nella zona più delicata del campo.
Probabilmente, andare al riposo senza incassare marcature avrebbe permesso agli ospiti di affrontare la ripresa con fiducia e coraggio, ma col passare dei minuti il gap è andato crescendo, fase dopo fase. Perfetto, al solito, Sexton in piazzola, l’Irlanda è andata poi ad arrotondare il punteggio con Heaslip e Rob Kearney, per il 28-6 finale.
Sei Nazioni 2014 – 1a giornata
Galles-Italia 23-15
Francia-Inghilterra 26-24
Irlanda-Scozia 28-6
CLASSIFICA: Irlanda, Galles e Francia 2, Inghilterra, Italia e Scozia 0