In un’intervista esclusiva a Sky Sport 24, Ignazio Abate ha fatto il punto sul momento del Milan, tornato a vincere dopo l’arrivo di Seedorf ma ancora alla ricerca di un’identità precisa. “Clarence già quando giocava era un allenatore in campo – ha dichiarato il terzino – un trascinatore, un motivatore”. Ruolo di motivatore che l’olandese mantiene anche nei panni di Ct: “Ha cercato di spronarci e di darci tanta fiducia”.
Nell’analisi di Abate, c’è anche spazio per una considerazione sull’organico e per un po’ di autocritica su una prima parte di stagione non esaltante: “Abbiamo tanta qualità soprattutto nel reparto avanzato e non possiamo arrivare a 22 punti a fine girone d’andata”. Un Milan che oggi si affida con fiducia al suo nuovo condottiero, che “non parla tantissimo ma quando lo fa c’è grandissima attenzione nello spogliatoio”.
Infine, un pensiero va anche al compagno di squadra più “chiaccherato”: “Balotelli? Deve continuare a lavorare – riconosce Abate – , il suo talento lo deve dimostrare sul campo, con mister Seedorf riuscirà a crescere ulteriormente”. Un talento dunque ancora da dimostrare, non è il momento di paragoni ingombranti: “Mario assomiglia a Ibrahimovic? – ragiona il difensore – un attaccante che vince ovunque credo che ancora sia superiore a Mario, che è un grande talento ma deve migliorare tanto e diventare più decisivo”.