Un Aquilani formato super non basta alla Fiorentina, fermata dal Genoa. Gervinho sembra avere una marcia in più, Pazzini esalta il Milan. Giornata no per Buffon, Cabrera e Costa condannano Cagliari e Sampdoria con due leggerezze imperdonabili.
TOP
Alberto Aquilani: la prima tripletta in carriera non è bastata per far vincere la Fiorentina col Genoa ma sicuramente non sarà passata inosservata al ct azzurro Prandelli, presente in tribuna al Franchi. Dice di sognare i Mondiali, dalle parole sta passando ai fatti per trasformare il sogno in realtà.
Gervinho: in una parola, incontenibile. Fa a pezzi la difesa del Verona con le sue accelerazioni, serve l’assist dell’1-0 a Ljajic e firma personalmente il gol del 2-1 con una serpentina da urlo.
Giampaolo Pazzini: il suo ingresso è stato decisivo per la vittoria ormai insperata di Cagliari. E’ una sua zampata al minuto 89 a regalare i tre punti che possono rappresentare la svolta di un campionato finora molto deludente. Mai come oggi si può parlare di Pazzo Milan.
FLOP
Gianluigi Buffon: non è tranquillo e si vede. Prima rischia la frittata su un controllo errato su cui Klose non ne approfitta. Poi stende in area lo stesso bomber tedesco e lascia in dieci la Juve per più di un’ora. Riposare un turno gli farà bene.
Matias Cabrera: una sua leggerezza imperdonabile cambia il volto a una partita che il Cagliari stava vincendo col Milan. Con un fallo di mano insensato regala una punizione dal limite, poi trasformata da Balotelli che dà il via alla rimonta in extremis dei rossoneri.
Andrea Costa: il suo fallo inutile su Christodolopoulos da rigore è costato due punti alla Sampdoria, che difficilmente si sarebbe altrimenti fatta raggiungere dal Bologna.