MondoPallone Racconta… Affari al calciomercato invernale

La sessione del calciomercato “di riparazione” porta sempre con sè mille insidie per le squadre: si cerca di migliorare le cose, in alcuni casi qualche colpo in grado di salvare un campionato. Un vecchio detto recita che l’affare più clamoroso potrebbe arrivare all’ultimo minuto utile. Innesti decisivi, ma anche clamorosi buchi nell’acqua.

1960-61: Bruno Mora è una giovane ala destra di talento, parmense di nascita ma arrivato alla Serie A con la Sampdoria. Nel 1959 arriva la maglia della Nazionale ed il suo nome non passa più inosservato. A quel punto è la Juventus a muoversi prima di tutti e si accaparra Mora. La stagione la inizia a Genova, ma dopo 5 gare – condite da 2 reti – si veste di bianconero. Mora sarà uno dei protagonisti dello scudetto al fianco di Charles, Sivori e Boniperti al passo d’addio.

1986-87: Francesco Romano, centrocampista della Triestina (Serie B) con un passato al Milan, protagonista di una carriera discreta fino a quel momento, viene ingaggiato dal Napoli a campionato iniziato. Si tratta di uno dei colpi più azzeccati e sottovalutati del mercato italiano, perchè i partenopei trovano grazie a Romano quel regista in grado di dare equilibrio alla squadra. A maggio, arrivò il primo storico tricolore per una straordinaria sbornia di felicità.

1993-94: quasi in punta di piedi, sbarca a Milano, sponda rossonera, un gigante d’ebano francese di origini ghanesi. Si chiama Marcel Desailly, gioca come difensore centrale ed è stabilmente nel giro della Nazionale transalpina. La stagione prima ha strappato proprio al Milan la Coppa dei Campioni con l’Olympique Marsiglia. Fabio Capello lo trasforma in diga invalicabile davanti alla difesa e lui si toglie lo sfizio di segnare il 4-0 al Barça nella finale di Champions. Scommessa vinta.

1994-95: alla Roma c’è poco spazio in attacco. Roberto Muzzi viene ceduto al Cagliari a novembre e realizza ben 12 reti in 22 partite con il club isolano, contribuendo con le sue prodezze alla lotta dei sardi verso la qualificazione in Coppa UEFA. Obiettivo che sfumerà, ma solo per 3 punti. Sommando le 3 segnature d’inizio stagione nella Capitale, lo score di Muzzi arriva a 15. In Sardegna, per sua stessa ammissione, vivrà le migliori annate della carriera agonistica.

1998-99: come si dice… chi lo avrebbe mai detto? La Juventus acquista il 21enne Thierry Henry dal Monaco nel gennaio 1999. Del Piero si è appena infortunato gravemente. L’annata juventina non è delle migliori e coinvolge anche il giovane campione del mondo francese. Con l’avvicendamento tra Lippi ed Ancelotti viene schierato come laterale di centrocampo. Un buco nell’acqua. Difficile per chiunque prevedere la meravigliosa carriera di Henry in seguito al tonfo torinese.

2003-04: l’Ancona ritorna in massima serie dopo il debutto del 1992-93. L’annata si rivela immediatamente in salita. In panchina transitano Menichini, Sonetti e Galeone. A gennaio la situazione è talmente disperata da portare in dote ben 10 giocatori per tentare il miracolo: nomi come Hedman, Jardel e Dino Baggio non sortiscono l’effetto sperato. La retrocessione arriva in anticipo e con record numerici molto negativi. Dopo quel torneo, il club fallisce.

2006-07: l’italo-americano Giuseppe Rossi è di proprietà del Manchester United, che lo manda in prestito prima al Newcastle e poi, a gennaio 2007, al Parma nel cui vivaio è cresciuto. All’esordio in Serie A, contro il Torino, realizza il gol della vittoria. Il ragazzo inanella una serie di prestazioni e di reti che risollevano i ducali verso una salvezza meritata. E Rossi, da debuttante, sigla 9 reti in 19 partite. Un assaggio di ciò che avrebbe realizzato in seguito.

2012-13: in Inghilterra ha vinto il campionato, ma ne ha combinate più di Pierino. Tante, troppe. Mario Balotelli viene riportato in Italia dal Milan. Un vero affronto per i tifosi interisti. L’attaccante della Nazionale vice-campione d’Europa diventa l’uomo decisivo per il recupero dei rossoneri nella corsa ai preliminari di Champions. Va a segno quasi in tutte le gare, chiudendo con lo score di 12 reti in 13 gettoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jardel