Esclusiva MP – Luca Serafini: “Seedorf restituirà “milanismo” all’ambiente”

Abbiamo chiesto a Luca Serafini, giornalista sportivo a Mediaset dove cura “Sport Mediaset XXL” e opinionista a “Novastadio”, di parlarci un po’ del calcio italiano, soffermandoci — ovviamente — un po’ di più sui colori rossoneri.

– Ciao Luca. Essendo un esperto di “casa Milan”, non possiamo non iniziare proprio dalle vicende rossonere. È iniziata l’era Seedorf: sarà l’uomo giusto? Quante aspettative riponi su di lui?

“Seedorf può restituire un po’ di milanismo a un ambiente che lo ha smarrito: società, spogliatoio, tifosi. È una persona intelligente e colta, professionale, è un uomo del quale ho profonda stima e rispetto”.

– La vittoria contro l’Hellas Verona, per quanto arrivata solo nel finale grazie a un calcio di rigore, ha denotato un cambiamento nell’approccio alla gara da parte del Milan. È la via giusta per uscire dalla crisi?

“Moduli, schemi, metodi possono mutare e migliorare un pochino almeno l’atteggiamento, ma gi uomini quelli sono e quelli rimangono. La società dovrà aiutare Clarence sul mercato”.

– Nella conferenza stampa post partita Seedorf, tra le varie cose, ha detto una frase molto significativa: “Il Milan deve avere in mano il gioco, sono gli avversari che devono correre dietro alla palla e non noi”. Quanto è importante una filosofia del genere secondo te?

“È quella che contraddistingue questo club dal 1986 quando è arrivato Berlusconi, ma che era valida spesso anche nella sua storia precedente. Ricordarla a tutti gioverà”.

– Capitolo mercato: il nuovo mister del Milan non si sbilancia e dice che prima di pensarci deve conoscere bene tutta la rosa. Secondo te di cosa avrebbe davvero bisogno la rosa del Milan adesso e/o per giugno?

“Un uomo per reparto. Non di nome magari, ma di rendimento, qualità, affidabilità e serietà. Uomini da Milan”.

– Manca poco all’inizio della fase a eliminazione diretta della Champions League. Al momento questo Atletico di Madrid sembra troppo più forte di questo Milan. Lo è davvero? Quante possibilità hanno i rossoneri di passare il turno?

“Ancelotti mi ha detto che un vantaggio per il Milan potrebbe essere la baldanza dei “colchoneros”, che hanno festeggiato forse un po’ troppo la “fortuna” nel sorteggio. L’Atletico è forte e ha un gioco eccellente, ma il Milan di Seedorf può creargli problemi”.

– Viriamo sulla Serie A: la Juventus — soprattutto — e la Roma viaggiano a ritmi incredibili. Molto forti loro o qualità del campionato italiano che è drasticamente scesa?

“Entrambe le cose. La Juventus è forte in assoluto anche per l’Europa, le manca la mentalità giusta però. Fa bene con le grandi, va a picco con le squadre più modeste”.

– Chiudiamo tornando in Europa. Non solo Milan: Juventus, Napoli, Lazio e Fiorentina si giocheranno l’Europa League. È la stagione giusta per puntare a una competizione continentale?

“Non credo, le nostre società vivono l’Europa League più come un dazio che come una gratifica. Mentalità provinciale forse, ma è anche vero che il nostro campionato resta in assoluto il più duro e difficile del mondo, per questo facciamo fatica a mantenere il ritmo in diverse competizioni”.

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Francesco Mariani