Chi di “mitra” perisce, di Matri gioisce
Bello il calcio, no? A volte è così incredibile da diventare quasi poetico. Le storie che il pallone racconta in certi casi assumono dei contorni talmente assurdi e inaspettati che risultano essere anche romantiche.
Prendiamo la storia di Alessandro Matri da Sant’Angelo Lodigiano, professione attaccante. Comprato dal Milan, squadra in cui è cresciuto, l’estate scorsa per dodici milioni di euro e capace di segnare una e una sola rete in tutto il girone d’andata, nella sconfitta 3 a 2 di Parma. Valutazione di mercato ai minimi termini e cessione in prestito gratuito alla Fiorentina, che nel frattempo ha perso per infortunio sia Gomez che Rossi, le sue due punte di diamante.
Gioca da titolare alla prima partita utile e nel giro di 45 minuti mette a segno non uno, ma bensì due gol. Ossia più che in tutti i suoi sei mesi rossoneri.
Bello, bellissimo. Romantico, se vogliamo. L’attaccante dal gol perduto che ritrova il suo amato dopo lungo tempo alla prima partita con la nuova squadra.
Ci si potrebbe fare un film. O ci si potrebbe inventare tutta una serie di “sfottò” e prese in giro per il Milan, che nel momento in cui si “libera” di Matri, ormai non sopportato più nemmeno — e soprattutto — dai tifosi, questo per tutta risposta piazza subito una doppietta.
Ma siamo sicuri che il ritorno del “mitra” Matri faccia felice solo la Fiorentina?
Analizziamo la situazione: l’ex centravanti della Juventus viene acquistato per una cifra importante in estate e con la maglia del Milan subisce un’involuzione tecnica e realizzativa che lo porta a segnare un solo gol e a fare prestazioni sempre sotto la sufficienza. Il suo valore di mercato, a volerlo vendere, inevitabilmente crolla e risulterebbe impossibile recuperare gran parte della cifra spesa per lui pochi mesi prima.
Che fare? Sembrerebbe una situazione disperata. Ma qui arriva il tocco di classe del dirigente d’esperienza — permettetecelo — qual è Adriano Galliani.
Dà Matri in prestito gratuito (e quindi più appetibile) a una squadra, la Fiorentina di Montella, che fa del gioco offensivo il suo credo, confidando nel fatto che Matri torni “mitra” e recuperi valore di mercato. Finito il prestito, Matri tornerà in rossonero dopo aver segnato qualche gol in maglia viola, pronto per essere venduto a una cifra molto vicina a quei dodici milioni spesi un anno prima. Geniale, no?
Ma anche romantico, se vogliamo. Come può essere romantico il lieto fine di ogni storia, anche di quelle di calcio.
Gol di Matri. E vissero tutti — Milan e Fiorentina — felici e contenti.