“Dateci un campionato” ha scritto proprio ieri, Matteo Portoghese, nel suo bellissimo editoriale. “Magari” rispondo io; nel senso che guardando a quanto accaduto negli anticipi della prima di ritorno, è emblematico che la Roma sì, ci sta provando, ma quella Vecchia Signora lì… sembra veramente di un altro pianeta.
La Juventus ha regolato la Sampdoria, e lo ha fatto con un carattere incredibile: non si è scomposta, non si è fatta intimorire dal 3-0 netto dei giallorossi con il Livorno, e ha infilato la dodicesima vittoria consecutiva, quella che le consente di mantenere inalterato il distacco con i capitolini, quella che le permette di continuare forte anche adesso, che abbiamo appena svoltato la boa.
Una forza devastante, quella dimostrata dalla squadra di Conte. Una robustezza incredibile, unita a un’incisività… disarmante. Sì, starò pure esagerando con gli aggettivi, ma come potrei non farlo? L’undici bianconero, anche contro la Doria, ha palesato per l’ennesima volta tutto il suo spessore, travolgendo una squadra assolutamente rinvigorita dal cambio in panchina. Invece niente da fare, non c’è Mihajlovic che tenga, non c’è squadra in forma che in questo momento sembri poter arginare l’onda d’urto bianconera. La Juve vince sulla Samp e continua a macinare punti; la Juve vince e convince ancora; la Juve dove passa devasta, come Attila faceva anni e anni fa.
E la Roma? Testarda, continua a provarci, ma non può fare altro che prendere atto della situazione. I giallorossi, rimpolpati dall’innesto di Nainggolan a centrocampo, sono comunque una compagine di livello, ma… già, sembra che quel quid di differenza con i bianconeri, a livello mentale più che tecnico, ci sia ancora, e faccia la differenza. Preziosissimo aver ritrovato Destro, il bomber che mancava là davanti, e preziosissima la vittoria nonostante il turnover. Ok i tre punti, ok il morale abbastanza alto, ma no, nulla da fare: quei bianconeri lì proprio non perdono un colpo. L’anima in pace? Ovviamente no, è ancora presto. Giallorossi, provateci: sempre e comunque. Occhio anche al Napoli alle spalle, quest’oggi in campo, e spes ultima dea. Anche se experientia docet, e quella vecchia, arzilla Signora là sopra, ne ha veramente tanta per farsi fregare proprio sul più bello.