La modella con il… braccio del tennista

Per citare due esempi del passato recente, i fratelli Safin(a) avevano braccia da pluricampioni, eppure lui finì per essere una delle tante vittime di Roger (Australian Open 2005 esclusi) e lei una numero uno illegittima, senza slam e senza corone.
È successo questo anche alle ragazze italiane. Che la numero uno italiana sia quella che ha meno potenzialità delle altre, è un po’ sotto gli occhi di tutti e proprio per questo va fatto un monumento a Sara Errani, l’alter-ego di David Ferrer per i maschietti.
Poi, se scorri un po’ la classifica e arrivi al numero 29, leggi un nome familiare: Flavia Pennetta.
La vedi entrare in campo e già questo vale il prezzo del biglietto. Bella, sinuosa, mediterranea, nulla da invidiare alle altre modelle del tennis. Nulla da invidiare sia quando entra in campo, che quando sta in campo.
Poi, quando leggi 29 al mondo e miglior risultato slam “semifinale Us Open 2013”, vorresti dare uno schiaffo a quel terraiolo spagnolo, che l’ha sedotta e tradita, facendole buttare gli anni migliori della sua carriera.
Quando Flavia smette di essere l’accompagnatrice di Moya, comincia a fare quello che sa fare meglio di qualunque altra cosa: giocare a tennis. Flavia, dopo il colpo subito, diventa sempre più bella, perché in campo è più cattiva.
Manca, però, sempre qualcosa, almeno nel singolare.
Perché nel doppio mangia tutto e tutte, grazie anche all’aiuto di un’altra con il corazón roto, ovvero Gisela Dulko, tradita da uno con la Mano de Piedra e il cuore de Piedra e poi diventata moglie di Gago.
L’infortunio al polso a fine 2012 la blocca, a 30 anni suonati, e forse sembra decretare la fine della sua carriera. Neanche per sogno.
Strepitoso lo Us Open dello scorso anno che la fa tornare ad essere una giocatrice e adesso un altro slam che arriva quantomeno alla seconda settimana.
L’angelica brindisina è attesa da una che di angelico ha soltanto il nome. La Kerber. Due precedenti con la tedesca e una vittoria per parte. Quel che fa specie, è come Angelique sia la testa di serie numero 9 ed il nostro angelo la 28.
Chi vince va nei quarti contro Li Na o la Makarova. Non esattamente Monica Seles e Steffi Graf.
Il rovescio sta funzionando, il servizio pure, i movimenti ancor di più.
E forse è arrivata l’ora che in questo dannato sport, vinca una che ha il braccio migliore delle altre.