Mille (e più di mille) splendide rose
“Che ne dici di scrivere di calcio femminile?”
Questa domanda, in un giornale sportivo, può provocare risolini o sguardi di compassione, a seconda dei casi. Nel mio caso, la domanda era seria ed era posta da una persona che sapevo sul lavoro scherzasse ben poco. Era il lontano novembre del 2012 e risposi sì, sia per curiosità sia perché avevo voglia di inventarmi di nuovo, di lanciarmi in una nuova sfida.
Venni subito a contatto con Matteo Portoghese, che si incaricava del calcio femminile all’epoca, e formammo un duo che si divideva i compiti esplorando come moderni Magellano un mondo poco famoso e scarsamente tracciato sulle mappe, cercando nomi come tesori e siti come scrigni pieni di monili, numeri di telefono, contatti stampa e nomi delle calciatrici.
La svolta nel 2012, quando venne creata la squadra di MondoPallone al femminile, che oltre a noi due comprendeva (e comprende tutt’ora) Stefano Pantano, Luigi Recchia, Luciano Savarese e Adolfo Iacomino, squadra che, sotto la supervisione di Pietro Luigi Borgia, ha cominciato a sondare non solo il calcio femminile italiano, ma anche le realtà estere di questo sport, cercando di capire cosa facessero tutte le nostre vicine di casa.
Da allora, tra Serie A, Serie B (la vecchia Serie A2), Nazionale maggiore, Under19 ed Under17, Europei Femminili, Women Champions’ League, Liga Femenina, Frauen Bundesliga, D Ligue, FA Women’s Super League, interviste, esclusive ed editoriali il lavoro è aumentato in maniera esponenziale… e così tutti gli articoli, piccoli mattoni di un muro che è diventato poi casa, la nostra casa, il luogo dove poter parlare dell’altra metà del calcio in maniera seria e dal punto di vista tecnico e sportivo, senza preconcetti e prese di posizione.
Tutti questi mattoni hanno un numero, un valore: sono ormai 1000. Mille. Un numero che significa sempre traguardo, ma nel nostro caso ha un significato e un valore che travalica il segno grafico e che portiamo con orgoglio: un numero che non avremmo mai raggiunto senza la gentilezza e la cortesia delle società di calcio femminile, che hanno sempre mostrato la voglia di confrontarsi e di farsi conoscere senza manie di protagonismo o un benché minimo accenno di spocchia, ma tutti con in mente l’obiettivo comune di far crescere il movimento del calcio femminile per il benessere complessivo dello stesso, non quindi per mera celebrazione di sé ma per raggiungere insieme un obiettivo più grande.
Mille articoli, mille traguardi, mille mattoni. Mille splendide rose, parafrasando il titolo del libro di Khaled Hosseini, in omaggio alle ragazze che ogni sabato alle 12:30 in Italia e che ogni sabato e domenica in tutti i campi di Europa e del mondo giocano contro i preconcetti di alcune persone e contro la mancanza di fondi, di sponsor e di appoggio per fare quello che riesce loro meglio, ovvero giocare a calcio. Mille fiori che non finiscono qui, ma che continueranno a crescere, a brillare dei loro colori lungo la strada che abbiamo percorso insieme e che rimarranno per sempre per ricordarci lo splendido lavoro fatto finora. E che proseguirà, noi con voi, perché le rose non muoiono neanche davanti al sole, come dice un vecchio proverbio.