Serie A Femminile, la fine del girone di andata incorona Brescia e Tavagnacco

Il campionato di Serie A Femminile è arrivato al giro di boa ed ha incoronato campionesse di inverno due squadre come il Graphistudio Tavagnacco ed il Brescia, due formazioni “storiche” del calcio italiano che significano tanto per il movimento del calcio femminile.

Dietro di loro, a solo due lunghezze, la Torres di Manuela Tesse, scottata dalla sconfitta tra le mura amiche subita proprio contro le bresciane e che deve riprendere vigore e convinzione nei propri mezzi sia per il cammino in campionato che per quello in Champions League che la vede opporta alle fortissime tedesche del Turbine Potsdam.

Dietro questo terzetto che si gioca il Campionto ed i due posti valevoli per la Champions League troviamo un “altro” campionato guidato dal Verona che cambia mille nomi ma è sempre una squadra ostica e che sa dire la sua in campionato.  Subito dietro troviamo la Riviera di Romagna, squadra profondamente rinnovata dove le straniere hanno saputo bene integrarsi nel gruppo, il Mozzanica di Giacinti e Riboldi, il Graphistudio Pordenone che sta stupendo per continuità di rendimento ma soprattutto la Res Roma, formazione neopromossa che ha subito capito come comportarsi in prima categoria grazie anche all’apporto di giocatrici come Morra, Fracassi, Coluccini, Nagni e Vukcevic.

Il Fimauto Valpolicella invece guida il gruppetto di squadre che dovrebbero disputare i playout salvezza in questo momento, anche se ha solo tre punti in meno della Res Roma: la squadra veronese ha trovato nella Boni un’insospettabile goleador ma l’attacco è troppo asfittico e mister Formisano dovrà trovare una soluzione a questo problema per non essere invichiata nel cespuglio di rovi che sono gli spareggi. Cespuglio in cui si trovano anche, per motivi diversi, Firenze, Napoli e Como, tutte vicinissime: le toscane pagano sia un rinnovamento tecnico che la stagione no di Alia Guagni, le napoletane stanno attuando una politica “autarchica” che vede nella Colasuonno la punta di diamante di questa scelta e le comasche stanno vivendo una stagione da incubo rispetto ai loro standard.

Dietro di loro ecco la “zona rossa”, quella della retrocessione diretta, che vede distanziate di due soli punti Chiasiellis ed Inter Milano, con le prime che stanno giocando una stagione altalenante e le seconde che forse pagano un po’ troppo lo scotto del salto di categoria, nonostante la squadra sia composta da nomi anche importanti. Chiudono la classifica la Grifo Perugia che da poco ha anche cambiato tecnico nella speranza di dare una scossa alla squadra e la Scalese, con le toscane che sembrano avere ormai abbandonato la speranza di potersi salvare.

Il giro di boa del massimo campionato permette anche di incoronare “regina d’inverno” della classifica dei capocannonieri Marta Mason, attaccante dell’Agsm Verona che con le sue 17 reti ha scalzato dalla vetta l’inossidabile Patrizia Panico e la bomber di razza Daniela Sabatino (che da poco ha festeggiato le sue cento reti con la maglia del Brescia) ed ha conquistato un posto in nazionale. Ecco le sue parole al termine del match perso contro il Tavagnacco:

“La classifica cannonieri in questo momento non è importante. Avrei preferito ottenere punti con la squadra friulana; abbiamo disputato una buona gara, soprattutto nel secondo tempo, e avremmo meritato qualcosa di più”.

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Stefano Pellone