Pallone d’oro femminile 2013: ecco chi sono le donne premiate

Da un po’ di tempo la cerimonia del pallone d’oro regala un’importante vetrina mediatica al calcio femminile. Nella sera in cui tutto il mondo vuole sapere chi, tra i vari Messi e Ronaldo di turno, scriverà il suo nome nell’albo d’oro del più ambito riconoscimento individuale per calciatori, c’è occasione per le top player mondiali di farsi conoscere dal grosso del pubblico. Anche da chi solitamente non si cura di aggiornarsi sul mondo dello sport femminile.

La cerimonia di lunedì allora offre l’assist giusto per presentare due fra le personalità più rappresentative del mondo del calcio femminile, due donne la cui carriera parla da sé, in campo come in panchina.

Partendo dall’ambito premio di FIFA World Coach of the Year Women Football, la tedesca Silvia Neid ha bissato il successo del 2010. Nata a Walldürn nel maggio 1964, in 16 anni di carriera da calciatrice ha indossato le casacche di Klinge Seckach, SSG Bergisch Gladbach e TSV Siegen, oltre alla divisa della nazionale. Importanti le esperienze in panchina, prima da assistente allenatore e poi, a partire 2005, da commissario tecnico della Germania.

Con Neid al timone, le tedesche hanno impressionato il mondo intero, confermandosi la squadra da battere nel Vecchio Continente, grazie ai titoli 2009 e 2013, oltre al mondiale conquistato nel 2007. Bronzo olimpico a Pechino, la Germania gode di un prestigio assoluto presso gli addetti ai lavori e gli appassionati di calcio femminile europeo, anche grazie alla sapiente guida tecnica. È vero che, in confronto ad altri paesi, il movimento tedesco è all’avanguardia e può contare su una base molto ampia di praticanti, ma la sensazione è che si tratti di un tecnico straordinario, abituato anche alle pressioni derivanti dall’importante incarico: per dare un’idea, basti pensare alle critiche rivolte a Neid dalla stampa sportiva tedesca in occasione del mondiale ospitato (e non vinto) nel 2011.

Passando al premio di FIFA Women’s World Player of the Year, il 2013 ha premiato Nadine Angerer, portiere della stessa nazionale tedesca. Classe 1978, ha giocato ai più alti livelli in Germania come a livello extraeuropeo. È recente, tra le altre, l’esperienza in Australia a difendere la porta delle Brisbane Roar, prima dell’impegno con le Portland Thorns per la stagione 2014 della NWSL statunitense. E se ti scelgono le campionesse americane, un motivo ci sarà.

Angerer succede nell’albo d’oro del riconoscimento ad Abby Wambach, attaccante degli USA e delle Western New York Flash. Terza classificata la brasiliana Marta, vincitrice del pallone d’oro femminile per 5 volte consecutive, dal 2006 al 2010.

La sensazione generale, guardando l’esito della votazione, è che il FIFA Women’s Player of the Year segua il trend del vecchio pallone d’oro maschile, con risultati ancorati più alle vittorie di squadra che alle mere prestazioni individuali. I riconoscimenti a Neid e Angerer, da questo punto di vista, non possono essere scissi dal trionfo della Germania a Euro 2013.