Ultimo atto del girone di andata. Quest’oggi, la Serie A volterà attorno alla boa e tornerà indietro verso il traguardo, correndo col vento in poppa. Su lo spinnaker e via, spinta decisiva, seconda parte di stagione, alla caccia del rispettivo obiettivo.
Là sopra, la guerra sembra… fredda. La Juventus è in maniera sottintesa già campione d’Italia, e lo è in modo assolutamente meritato. Il successo con la Roma della settimana scorsa ha consentito ai ragazzi di Conte di confermare sul campo la propria superiorità. Inutile dire che a inizio stagione la Roma sembrava poter mettere il bastone tra le ruote ai bianconeri: questi ultimi si sono dimostrati più forti, ancora una volta, in maniera assoluta. E si sono dimostrati più forti sia nei confronti dei capitolini, sia di un Napoli che a -10 vive una situazione del tutto paradossale: costruito per essere l’anti Juventus, l’undici di Benitz si sta rivelando – non volutamente – l’anti… Fiorentina. Cioè, la compagine che sta ora come ora togliendo ai viola la possibilità di puntare al terzo posto, e dunque alla Champions. Viola che senza Rossi e Gomez faticherà non poco a fare punti, ma chissà: le vie di Montella, quest’anno, sembrano… ok, forse non infinite, ma quasi.
Sono infinite invece le imprecazioni delle milanesi: l’Inter è fuori da qualsiasi obiettivo (Thoir compra ma non spende), il Milan, con soli 22 punti… si è finalmente allontanato dalla zona retrocessione. Ok, è follia pensare ai rossoneri in lotta per evitare di scendere in cadetteria, ma lo era anche a inizio stagione considerare che i ragazzi di Allegri potessero arrivare a gennaio con meno punti di Toro, Genoa, Parma e Verona.
Uno sguardo, poi, alla coda della classifica: Catania e Livorno, 13 punti sono pochi, veramente pochi, ma è giusto così. I loro organici sono assolutamente insufficienti, a mio avviso. Sassuolo, 14 punti: ce la puoi fare a salvarti, ma dovrai essere bravo a chiuderti a riccio tra le mura amiche. Bologna e Chievo, 16 punti: appena fuori la zona calda, il pericolo “risucchio” è sempre imminente. Infine, Atalanta, Sampdoria, Udinese e Cagliari: credo che per loro si tratti di salvezza facile a fine stagione, con menzione particolare per i friulani; in Coppa Italia, le zebrette potranno dire la loro fino in fondo (e conquistare, di nuovo, l’Europa).