La Juventus vola verso il suo trentesimo Scudetto, Roma battuta 3-0. Il Napoli si porta a due lunghezze dai giallorossi, mentre Fiorentina e Hellas Verona staccano l’Inter sconfitta dalla Lazio. Il Milan guidato da Kakà e Cristante batte l’Atalanta.
LOTTA SCUDETTO: Non ce n’è: la Juventus, se ce ne fosse ancora bisogno, dimostra chi è il vero padrone della Serie A e strapazza nello scontro diretto la Roma per tre a zero. Vidal, Bonucci e l’ex Vucinic firmano la prima sconfitta in campionato per i giallorossi di Garcia, che ora scivolano a otto punti di distanza dalla corazzata di Conte. Tanti. Troppi, molto probabilmente. Troppi per quello che si è visto fin qui e per quello che si è visto in campo domenica sera, con una squadra che si è dimostrata semplicemente più forte e un’altra che ha finito in nove per la frustrazione di non riuscire a esprimere il suo gioco.
Il Napoli dal canto suo ha la meglio sulla Sampdoria al San Paolo grazie alla doppietta di Mertens, che nel secondo tempo rompe gli equilibri di una gara non così facile per la squadra di Benitez. Per lo Scudetto, a dir la verità, di speranze non ce ne sono, ma il secondo posto non è poi così irraggiungibile come poteva sembrare prima.
ZONA EUROPA: Dà l’impressione di non reggere e alla fine è sempre lì: l’Hellas Verona di Mandorlini e del bomber Toni vince anche a Udine, supera l’Inter sconfitta a Roma dalla Lazio e si porta al quinto posto in classifica. Pochi avrebbero pensato che a fine girone d’andata i gialloblù sarebbero stati in questa posizione di classifica o che l’attaccante campione del Mondo nel 2006 sarebbe arrivato a quota 8 reti, ma il calcio è uno sport magnifico anche per storie come queste.
La Fiorentina di Montella vede la zona Champions sempre a tre punti, ma con la Roma che ora è più vicina. La vittoria nel derby contro il Livorno, però, ha il sapore amaro dell’infortunio al ginocchio destro per Giuseppe Rossi, che però — per fortuna –, sembra essere meno grave delle prime impressioni. Ma per almeno tre mesi i viola dovranno fare a meno del capocannoniere della Serie A e Gomez non è ancora pienamente disponibile. Chissà con i due a pieno servizio cosa avrebbe potuto fare la squadra toscana.
Con l’anno nuovo provano la rincorsa all’Europa anche Lazio e Milan, entrambe vincenti contro l’Inter e l’Atalanta. Per i nerazzurri di Mazzarri, in evidente calo di gioco e di idee rispetto al derby natalizio, è stato fatale il gol di Klose a dieci minuti dalla fine, che ha regalato la gioia dei tre punti a Reja al suo nuovo esordio sulla panchina biancoceleste; per quelli di Colantuono, invece, lo è stato Kakà, che ha raggiunto quota 100 (e poi 101) gol con la maglia rossonera. La ciliegina sulla torta per la squadra di Allegri è stato il gol del 3-0 di Cristante, a coronamento di una prestazione da migliore in campo nel giorno della sua prima partita da titolare.
LOTTA SALVEZZA: Può un uomo ridare fiducia a una squadra intera? Se pensiamo a Francesco Lodi e all’impatto avuto nel giorno del suo ritorno a Catania non possiamo che rispondere di sì. Nel 2-0 contro il Bologna, gol e assist per il numero 10, per il quale evidentemente l’aria di “casa” è una componente fondamentale per il suo rendimento. Gli uomini di De Canio, sfruttando le sconfitte anche di Livorno e Sassuolo, raggiungono i toscani, si portano a un punto solo dai ragazzi di Di Francesco e a due da quelli di Pioli (battuti nello scontro diretto), riaprendo tutti i giochi per la salvezza. Il mercato di gennaio, come si è visto a Catania, potrà essere decisivo.
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