Verso Juventus-Roma. Conte: “Dovremo essere bravi a mantenere la prima posizione”
Tradizionale conferenza stampa pre partita per l’allenatore della Juventus Antonio Conte che, alla vigilia della super sfida che opporrà la sua squadra alla Roma del collega Garcia, ha presentato la gara contro i capitolini come una tappa importante del percorso che potrebbe consentire ai piemontesi di confermare per il terzo anno consecutivo il tricolore.
“Saranno in campo due squadre che vorranno vincere. Le parole le porterà via il vento, poi ci saranno i fatti. Si vedrà chi ha più voglia di vincere e chi avrà adottato la tattica migliore“, le parole dell’allenatore salentino, che ha poi aggiunto: “Si vedrà chi ha più voglia di vincere e chi avrà adottato la tattica migliore. Le chiacchiere stanno a zero. Anche se sembra che la polemica sembra più importante della partita in Italia“.
Conte ha poi tracciato un parallelismo tra la sua Juventus e la Roma degli ultimi anni, due progetti per molti versi simili, ma evolutisi in maniera differente: “Juve e Roma hanno fatto un percorso molto simile, la Juve con me, la Roma con Luis Enrique. Noi abbiamo brucato le tappe, loro hanno avuto più sfortuna, forse meno bravura nel mercato, nella scelta degli uomini. La Roma è quella che ha fatto i maggiori investimenti negli ultimi anni ma solo ora sta provando a vincere il campionato. C’è un progetto serio, anche se non è facile. E la Juve lo sta dimostrando visto che tre anni fa venivamo da due settimi posti“.
Non poteva non mancare una battuta anche sulle parole pronunciate in settimana dal capitano giallorosso Francesco Totti, che aveva sottolineato come spesso la Juventus abbia goduto di alcuni piccoli favori arbitrali: “Totti? Non ci sono delle risposte a chi fa certe affermazioni. Le risposte vanno date sempre sul campo. Il campo rende giustizia sempre, in due anni e mezzo ha reso giustizia alla squadra più forte“.
Stima, infine, per il tecnico romanista Rudi Garcia: “Di Garcia mi ha stupito il fatto di essersi subito integrato nella mentalità di Roma. Mi ha dato l’impressione di una persona che aveva bene in testa quello che doveva fare anche se la Roma veniva da una Coppa Italia persa e aveva giocatori contestati. Il punto forte loro è la convinzione che hanno, quando sei imbattuto da 15 partite, come noi il primo anno, niente è impossibile“.