“Pagare moneta, vedere cammello”. Il celebre detto popolare sintetizza la risposta del Parma all’interessamento della Sampdoria per Amauri, a seguito del mancato ritorno a Genova di Antonio Cassano. Il “cammello” in questione ha 33 anni e non ha ancora segnato in 12 presenze stagionali, ma viene evidentemente ancora considerato un giocatore valido, per lo meno per fare cassa.
Per questo motivo il club emiliano difficilmente accetterà di cedere l’italo-brasiliano in prestito per sei mesi (in cambio di Nicola Pozzi) come era nei progetti originari dei blucerchiati. Inoltre il giocatore non sembra disposto ad abbassarsi l’ingaggio di 1 milione di euro a stagione che il Parma gli garantisce fino al 2016, nonostante abbia definito la piazza blucerchiata “di livello e stimolante”, per bocca dell’agente Giampiero Pocetta. Lo stesso agente dichiara inoltre di non aver ancora ricevuto offerte concrete da parte della società genovese.