Il 2014 calcistico comincia col botto: la diciottesima giornata di campionato presenta per cena un piatto succulento, in attesa che arrivi la Befana a distribuire calze e carbone. Juventus-Roma è lo scontro al vertice decisivo per l’assegnazione del titolo di campione d’inverno. Per questo allo Juventus Stadium saranno concentrate le attenzioni degli appassionati di calcio di tutto il mondo. Dopo il k.o. contro la Fiorentina all’8/a di campionato, i bianconeri hanno inanellato una serie di 9 vittorie consecutive, che hanno permesso loro di superare in classifica proprio la Roma di Garcia. Giallorossi che, dopo un breve periodo d’appannamento (4 pareggi consecutivi contro Torino, Sassuolo, Cagliari e Atalanta), hanno ripreso la loro marcia asfaltando il Catania per 4-0 nell’ultimo impegno del 2013.
I PRECEDENTI – Sono 166 (più 4 in Coppa Italia) i precedenti in A fra le due squadre e la prima partita risale al 1923: 2-0 per la Roma nella seconda giornata del Gruppo Laziale della Lega Sud. Preistoria del calcio, insomma. Il bilancio complessivo è decisamente a favore della Vecchia Signora: 81 vittorie contro le 41 giallorosse, il doppio in pratica. In 48 occasioni, invece, il match è finito in parità. Nelle 86 partite disputate in Piemonte, l’ago della bilancia pende ancora di più a favore della Juve, con la Roma che è riuscita a portare a casa l’intera posta in palio in sole 11 circostanze (contro le 54 vittorie dei padroni di casa). L’ultima gara giocata a Torino risale al settembre 2012: secco 4-1 per gli uomini di Conte, in gol con Pirlo, Vidal, Matri e Giovinco (di Osvaldo la rete della bandiera per i giallorossi).
LE STATISTICHE – Lo strapotere della Juventus è evidente anche se diamo un’occhiata alle reti: 274 sono i centri bianconeri, mentre 185 quelli romanisti. In totale, 459 gol: una buona parte della storia del calcio italiano è stata scritta proprio dalle sfide fra queste due squadre. Come nella stagione 1980-81: era ancora scontro al vertice, quella volta, però, si decideva davvero lo scudetto e mancavano solo 3 partite alla fine del torneo. Quel 10 maggio 1981 è ancora scolpito nella memoria di molti tifosi giallorossi, è la data dalla quale scaturisce l’astio fra le due tifoserie, un odio mai del tutto sopito. Juventus con due punti di vantaggio sulla Roma, la gara di Torino decide lo scudetto: i bianconeri, in dieci per l’espulsione di Furino, provano a resistere e quando lo 0-0 sembra il più scontato degli epiloghi, arriva l’episodio destinato a cambiare la storia del calcio italiano. Conti crossa in area, Pruzzo fa la sponda e Turone in volo d’angelo insacca. Ma l’arbitro Bergamo, su segnalazione del guardalinee Sancini, ingiustamente annulla per fuorigioco. La partita finisce in parità, la Juve manterrà il vantaggio fino alla fine e festeggerà, fra le polemiche generali, il suo 19° titolo. Più vicino ai giorni nostri il poker della Roma nel 2004: Dacourt, Cassano (autore di una doppietta) e Totti umiliano la Juventus con il Pupone che mima con la mano “4 pere e tutti a casa”, come a voler gettare benzina sul fuoco delle infinite polemiche, che inevitabilmente sorgono quando si sfidano queste due squadre.
La Juve è a caccia della decima vittoria consecutiva e potrebbe ottenerla proprio dando uno schiaffo morale (e in termini di punti) alla Roma, protagonista delle dieci vittorie di fila a inizio stagione. Tuttavia, è rischiosa la giocata sull’1X2, propenderemmo, piuttosto, sul segno Goal, confidando nella capacità realizzativa degli attacchi di Conte e Garcia.