Juan Martin Del Potro, l’uomo del 2014?
La stagione da poco iniziata potrebbe essere quella della svolta per l’argentino Juan Martin Del Potro: riuscirà l’argentino a mantenere le attese e a ritornare definitivamente l’uomo di fine 2009, giocatore quasi ingiocabile e vincitore a Flushing Meadows dell’unico slam non preda di uno dei fab four negli ultimi 9 anni?
Il 2014 può consentire a Juan Martin Del Potro di effettuare il definitivo salto di qualità e, quantomeno, lottare alla pari con i più forti. I continui infortuni (uno l’aveva tenuto fermo per tutto il 2010) hanno sempre complicato la consacrazione di un giocatore potente, fisico ma allo stesso tempo abbastanza fragile. Il video apparso ieri su youtube (potete vederlo qui sotto) ha fugato però i dubbi sulla condizione fisico-atletica di DelPo, che ha potuto finalmente lavorare con serenità e forzare senza problemi. L’argentino ha sempre dato molta importanza a una fase di stagione molto importante come la preparazione invernale, e i risultati poi si vedranno. Basti vedere quanto accaduto a Federer lo scorso anno e vederlo in campo questa settimana a Brisbane: due giocatori diversi, indipendentemente dai risultati.
https://www.youtube.com/watch?v=2G-76QbaAy8
Del Potro nel 2013 ha vinto quattro titoli, tutti Atp 500. Ha confezionato due ottimi exploit nei 1000, a Shanghai e a Indian Wells, ha gettato alle ortiche una finale a Cincinnati e giocato male a Miami e Montreal, tornei a lui congeniali, sul veloce. La semifinale a Wimbledon ha inoltre testimoniato che le sue presunte difficoltà di movimento sull’erba erano puramente psicologiche; nonostante questo, è negli Slam che l’argentino deve cercare l’asticella. Tralasciando Parigi dove non ha partecipato, sia a Melbourne che a New York può e deve fare di più. E la nuova superficie australiana, a detta di molti più veloce del solito, può favorirlo.
Con il passare degli anni Del Potro ha saputo sempre più completarsi. Dotato di un servizio potente ma soprattutto vario, di un diritto paranormale e di un rovescio discreto, l’argentino ha migliorato in maniera esponenziale il gioco di volo e lo slice di rovescio. E, nonostante la sua altezza, sa muoversi egregiamente sia lateralmente che in avanti. Un gigante buono, amato e rispettato nel circuito.
In giornata con Del Potro ce n’è davvero per pochi. Se trova anche la continuità, sono problemi grossi per gli avversari….