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Il basket Nba 2013 dalla A alla Z

Così come per il calcio e altri sport, ecco l’alfabeto sportivo del 2013 per la National Basket Association, meglio nota come Nba.
Un viaggio attraverso i giocatori più forti della lega americana dalla A alla Z.

NBA Finals Spurs Heat Basketball RAY ALLEN – L’uomo della provvidenza. Senza la sua tripla a 5” dalla sirena in gara-6, gli Heat non avrebbero mai vinto il secondo anello consecutivo e LeBron non sarebbe stato per la seconda volta di fila l’MVP delle finals.

 

 

Marco Belinelli NBA ChicagoMARCO BELINELLI – Non ce ne voglia l’altro italiano (il mago Bargnani), ma il ragazzo di San Giovanni in Persiceto merita questa menzione. Statistiche alla mano è il miglior tiratore dall’arco della lega, trascinatore agli Europei con l’Italia e sesto uomo di lusso dei San Antonio Spurs, in cui si è inserito con una facilità impressionante. Il 2013 di Marco è stato un anno incredibile.

 

 

kobe-bryant NbaKOBE BRYANT – Certamente non è stata la sua annata migliore. Il blackmamba però è sempre stato l’ultimo ad alzare bandiera bianca. È riuscito a portare i Lakers ai playoff e poi a recuperare da un infortunio delicatissimo al tendine d’Achille, che a 35 anni avrebbe fatto pensare al ritiro chiunque. Chiamatela follia, ma fin quando avrà forza sulle gambe, Kobe proverà ad acciuffare quel sesto titolo che gli consentirebbe di eguagliare l’eterno rivale a distanza Michael Jordan. Gli amanti dello sport non possono che ammirare la volontà di uno dei dieci giocatori più forti di sempre della palla a spicchi.

Stephen Curry Golden State Warriors Nba ppSTEPHEN CURRY “Al momento non c’è uno spettacolo più suggestivo in Nba del numero 30”. Sono le parole dei giornalisti di Sky Sport, Flavio Tranquillo e Federico Buffa, nelle telecronache degli ultimi playoff contro Denver e San Antonio. Tiro micidiale, mani fatate e un’intelligenza cestistica che non si vedeva dai tempi di Allen Iverson.

 

 

Gigi Datome ItaliaGIGI DATOME – Il capitano. Uomo leader, quasi silenzioso, con quel suo aspetto da bravo ragazzo e quella barba che ha fatto impazzire l’Italia. Gigi ha quasi sfiorato il titolo con Roma e ha guidato gli azzurri agli ultimi Europei; il suo talento non è passato inosservato ai Pistons, che l’hanno così ingaggiato questa estate dopo le numerose voci che lo volevano ai Celtics.

 

 

Spurs' Duncan reacts after being called for a fould against the Grizzlies during the third quarter in Game 3 of their NBA Western Conference final playoff basketball series in MemphisTIM DUNCAN – Cuore, professionalità e rimpianto: le tre parole per descrivere il 2013 di uno dei giocatori più decisivi degli ultimi dieci anni della lega. Timmy D nei playoff ha quasi regalato l’anello ai suoi Spurs, ma un gancio facile non andato a segno nel finale di gara-7 ha determinato la vittoria finale degli Heat. Ci sarebbe molto altro da dire sul numero 21 caraibico, ma la sua carriera non è ancora finita, il 2014 è tutto da scrivere.

 

Kevin Durant Oklahoma Nba ppKEVIN DURANT – Il numero due della lega. Non ditelo a lui, però, perché vive con questo fardello dalle high school. Ha una voglia matta di vincere e ogni anno si perfeziona: percentuali che quest’anno hanno superato il 50% dal campo, Okc che è tornata a fare la voce grossa e, infortuni di Westbrook permettendo, sarà tra le contendenti quantomeno per il titolo della western conference. Durantula ha fame di vittorie e non vuole più essere ricordato come l’alternativa, l’eterno numero due.

 

monta ellis dallas nba ppMONTA ELLIS –  A Dallas è tornato il sorriso. No, non hanno compiuto il miracolo del 2011, ma la squadra texana si è assicurata le prestazione di uno dei maggiori talenti della lega. Nowitzki, dopo l’addio di Chandler e Kidd, ha ritrovato finalmente un compagno degno della sua grandezza.

 

 

Utah Jazz v Denver NuggetsKENNETH FARIED – Indiscutibilmente tra i giocatori più migliorati nella Nba. A Denver è il giocatore più amato assieme a Danilo Gallinari. Rimbalzi, stoppate e la crescita difensiva hanno portato i Nuggets a essere una delle prime otto franchigie della western conference, infortuni permettendo.

 

 

Danilo Gallinari Denver ppDANILO GALLINARI – Chiedete a un americano cosa sia un “circus shot” e il 90 per cento di loro vi risponderà: “Gallinari, Danilo Gallinari”. Già, purtroppo resta quella la più bella fotografia del 2013 del Gallo, che a causa di un grave infortunio al crociato ha dovuto saltare playoff ed Europei. Davvero un peccato perché Danilo, secondo gli esperti, è considerato tra i primi 30 giocatori della lega. Lo vedremo in campo presto.

 

 

Paul George Indiana Pacers Nba ppPAUL GEORGE– 24 punti di media, come il suo numero di maglia. La crescita esponenziale di Paul George è stata devastante, uno degli artefici della cavalcata impressionante di Indiana che attualmente domina la Eastern Conference. C’è addirittura chi lo preferisce ai vari James e Durant. Di certo al momento è tra i migliori 5 giocatori della lega.

 

 

james harden nba rocketsJAMES HARDEN – Va via da Okc e finisce nel dimenticatoio? Certo che no. Il “barba” Harden è stato indiscutibilmente il giocatore rivelazione dell’anno solare 2013. Una media incredibile di 27 punti e 6 assist a partita con i Rockets. Quest’anno, con l’arrivo di Dwight Howard, sta provando a riportare Houston ai fasti di una volta, quando c’era un certo Hakeem Olajuwon.

 

 

Kyrie IrvingKYRIE IRVING – Ma non si chiamava “uncle drew”? No, all’anagrafe il nome del sophomore (assieme a Lillard) più impressionante degli ultimi cinque anni della Nba è questo: Kyrie Irving. A Cleveland, dopo l’addio di LeBron James, la fiducia nella palla a spicchi era andata perduta, ma il ragazzo di origini australiane (avete letto bene australiane) con oltre 23 punti e 5 assist di media ha ridato entusiasmo e speranza all’Ohio. Al momento è lui lo zio più famoso d’America.

 

 

Lebron James miami nba ppLEBRON JAMES – Due volte mvp delle finals, miglior giocatore della lega. Rimbalzi, assist e media punti impressionante non descrivono sufficientemente lo strapotere di The King, la cui consacrazione definitiva è avvenuta lo scorso giugno con la conquista del secondo anello. Al momento il 6 di Miami è tra gli sportivi più forti e riconosciuti al mondo.

 

 

kyle korver atlanta nba ppKYLE KORVER – Una mano fatata, record di triple nella Nba (90 gare consecutive con almeno un canestro da tre punti) e tra i migliori bianchi della lega. Sorride Atlanta, ormai tra le prime quattro forze della eastern conference… E intanto il primato si allunga.

 

 

 

Kevin Love Minnesota Timberwolves Nba ppKEVIN LOVE – Power of Love. Un giocatore sensazionale. Rendimento da Mvp in questa stagione per il tuttofare dei Minnesota Timberwolves dopo i problemi fisici patiti l’anno scorso. Post, tiro dalla media, tiro dall’arco, assist e rimbalzi. C’è tutto nel repertorio del 25enne di Santa Monica che vuole portare i Wolves ai playoff.

 

 

Damian Lillard Portland Nba ppDAMIAN LILLARD – Il rookie della scorsa stagione ha confermato anche quest’anno il suo straripante potenziale. Giocatore perfetto per il gioco dei Portland Trailblazers. Tanti punti nelle mani, assist e talento sempre a disposizione della squadra. Blazers che spesso si affidano a lui per i tiri decisivi. C’è la sensazione che ne sentiremo parlare molto nei prossimi anni.

 

 

Javale McGee Denver Nba ppJAVALE MCGEE – Potenzialmente il più forte centro della Lega, mentalmente uno come tanti. I Denver Nuggets puntano molto sul lungo ex Washington Wizards, ma una frattura da stress alla tibia lo terrà fuori a tempo indeterminato. Nelle poche partite giocate veramente con la testa per McGee per gli avversari non c’è stato scampo. Troppo poche, però.

 

 

Nowitzki NBADIRK NOWITZKI – Il tedescone dei Dallas Mavericks sembra essere tornato quello del titolo 2011, prima del dominio di Miami. Forse l’arrivo di Monta Ellis, o una ritrovata condizione fisica, sembra aver ridato alla Nba uno dei più forti giocatori degli ultimi anni. Se Dallas tornerà ai playoff quest’anno, sarà gran parte merito suo.

 

 

USP NBA: NEW ORLEANS PELICANS AT ORLANDO MAGIC S BKN USA FLVICTOR OLADIPO – Classe ’92, arrivato dagli Indiana Hoosiers con la scelta numero 2 al Draft. È come se Orlando avesse ritrovato un minimo di entusiasmo dopo gli anni di Dwight Howard. Sempre uno dei migliori a referto, atleticamente e tecnicamente un gran bel prospetto su cui i Magic possono costruire un futuro abbastanza roseo. Con Carter-Williams dei Philadelphia 76ers, si giocherà il titolo di rookie dell’anno.

 

 

Chris-Paul-Los-Angeles-Clippers-Nba-pp.CHRIS PAUL – Comunemente noto come CP3, l’esemplare di playmaker perfetto gioca nei Los Angeles Clippers. 19.9 di media, 11.5 assist a partita, con Doc Rivers in panchina ha prolungato il suo contratto ai Clips con un solo obiettivo: l’anello.

 

 

 

tony parker spurs nbaTONY PARKER – Monsieur Parkér, detto alla francese, risponde di nuovo presente a quella che sembra essere l’ultima stagione dei big three di San Antonio con Duncan, Ginobili e coach Popovich seduto in panchina. Quasi 18 di media a partita e siamo solo a metà stagione: il vero Parker lo vedremo a giugno.

 

 

Derrick Rose Chicago Bulls Nba ppDERRICK ROSE-RAJON RONDO – Quanta sfortuna per il numero 1 di Chicago che, dopo sole 10 partite di campionato dopo il tremendo infortunio del 2012, si è dovuto nuovamente fermare. Stagione finita per Rose dopo la rottura del menisco, lo ritroveremo in campo soltanto ad ottobre 2014. A breve, invece, il ritorno in campo di Rajon Rondo con la maglia dei Boston Celtics dopo il brutto infortunio ai legamenti della passata stagione. L’uomo che potrebbe rendere i Celtics una franchigia interessante e divertente da vedere dopo il rompete le righe di questa estate con gli addii di Paul Pierce, Kevin Garnett, Jason Terry e soprattutto coach Doc Rivers.

 

lance stephenson indiana nba ppLANCE STEPHENSON – Che poi, se lo vedi una sola volta sembra uno di quei giocatori tutto fumo e niente arrosto. Invece a livello atletico, forse, è dietro solo a Lebron James. Una macchina esplosiva che travolge tutto e tutti. Un robot praticamente perfetto a disposizione dei Pacers. Alla sua terza stagione in Nba, Stephenson sta bruciando le tappe a suon di triple doppie, 13.4 punti per partita, 6.7 rimbalzi e 5.1 assist e sarà sicuramente un fattore importantissimo per coach Vogel nei playoff.

 

klay thompson golden state warriors nba ppKLAY THOMPSON – Con Curry e Barnes forma un terzetto di grandi aspettative per i Golden State Warriors. Un cecchino da tre e un giocatore molto utile in tutte e due le fasi. 93 kilogrammi per 201 centimetri, con i suoi quasi 20 punti di media a partita rappresenta un pilastro del quintetto di coach Jackson. Sicuramente uno dei più bei prospetti di questo 2013 e del futuro.

 

 

nikola vucevic nba ppNIKOLA VUCEVIC – Assieme a Oladipo è il barlume di speranza degli Orlando Magic. Potenzialmente uno dei migliori rimbalzisti della lega. Non sarà Howard, ma il 2013 per lui è stato di certo un anno positivo e di importante crescita. La Florida, nel classe’90 europeo, ha trovato un giocatore dal rendimento assicurato.

 

 

Wade Heat PPDWYANE WADE – Non ci sarebbe stata una singola possibilità di vincere il titolo per Miami senza l’apporto del numero 3. D-Wade, in arte “flash”, ha aiutato LeBron e compagni nel “repheat” del 2012. Con i suoi eurostep e la sua esperienza infinita, il ragazzo originario di Chicago ha aggiornato il suo palmares conquistando il suo terzo anello in carriera.

 

 

john wall washington nba ppJOHN WALL – In molti lo definiscono la migliore point guard della lega. Non siamo in grado di dire se sia effettivamente così, ma una cosa è certa: John Wall è uno spettacolo per gli occhi. I Washington Wizards devono ringraziare, e tanto, il loro numero 2 per questa stagione fatta più di alti che di bassi. Maturato definitivamente, Wall viaggia in quasi doppia cifra di media con 20 punti e 9 assist. Ha iniziato la stagione senza particolari problemi fisici e i risultati gli stanno dando ragione: a tratti è inarrestabile.

 

 

russell westbrook nba thunderRUSSEL WESTBROOK – I continui problemi al menisco del ginocchio, quello frantumato nell’ormai famoso scontro con Patrik Beverly degli Houston Rockets nei playoff della scorsa stagione, non gli danno tregua. Ora è costretto a fermarsi ancora per qualche settimana, ma quando c’è lui Okc è tutta un’altra cosa. E, nonostante i problemi, è sempre uno dei trascinatori della squadra, devastante quando riesce a spaccare in due le difese avversarie in transizione. Anche qui parliamo di top 10 della lega, nel 2013 è migliorato tantissimo cercando di giocare più per la squadra che per se stesso.

Articolo di
Marco Iannotta e Claudio Battiato