Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha affrontato diverse tematiche nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi in vista della sfida di domani con il Catania.
Queste le dichiarazioni riportate dal sito ufficiale dei giallorossi:
CURVE CHIUSE – Ognuno fa il suo lavoro, ma a noi hanno squalificato il campo per dei fatti accaduti a San Siro e sarebbe più logico vietare le trasferte ai nostri tifosi, piuttosto che chiudere la Curva in casa. Io non so cosa è successo a Milano. Dobbiamo lottare contro il razzismo in tutti i modi. Le leggi, poi, non le faccio io. Se fosse possibile riconoscere esattamente chi fa certi cori sarebbe meglio punire direttamente chi ha sbagliato. Il nostro direttore generale Mauro Baldissoni, comunque, conosce molto bene questo caso e se ne sta occupando.
CENTROCAMPO – Ho diverse possibilità per sostituire gli assenti: sia far giocare un centrocampista come Marquinho, Taddei o Florenzi nella linea mediana, sia cambiare il sistema di gioco. Ho ancora la seduta di domani per poter fare la scelta migliore in vista di domenica.
SCELTE – Totti e Destro insieme? Io sono un allenatore che non fa caso alle assenze come quelle di domenica. Non ci saranno De Rossi e Strootman, ma abbiamo già vinto senza Kevin, per esempio, anche se sta facendo una stagione di alto livello, come Daniele. Simili giocatori è sempre meglio averli con noi. Adesso toccherà ad altri due compagni. Per me una partita non cambia nulla: abbiamo l’obiettivo di prendere tre punti, per chiudere questa parte di stagione condotta ad alto livello. Spero di avere uno stadio pieno: l’importante è giocare per i nostri tifosi e per fare loro un bel regalo di Natale con i tre punti contro il Catania.
CALCIOSCOMMESSE – Dobbiamo lottare in tutti i modi simili problemi. Prima di mettere nomi di giocatori o di persone sui giornali bisogna però aspettare le prove e cercare di capire se è effettivamente successo qualcosa. Il calcio è un gioco troppo bello per subire certe cose.
APPROCCIO – Non penso che contro il Sassuolo e il Cagliari abbiamo sbagliato l’approccio. Nella prima è mancato il secondo gol, per esempio. Non ho bisogno di parlare delle gare passate con i giocatori: sono professionisti, sanno che abbiamo fatto una grande stagione finora e vogliono chiudere l’anno con una bella vittoria domenica.
RESOCONTO – All’inizio dell’anno nessuno si aspettava una Roma con 38 punti prima di giocare l’ultima partita del 2013. Abbiamo fatto una prima parte incredibile di stagione, ma non abbiamo mai rubato un punto. Forse ne manca qualcuno: il calcio, però, è così. La squadra gioca bene e sta bene insieme sul campo. Dobbiamo fare di tutto per andare avanti su questo punto.
DIFFIDATI – Non mi sembra una buona cosa fare il calcolo sui diffidati. Se metto in pancina in giocatore a rischio squalifica per poterlo avere la prossima partita, potrebbe infortunarsi prima di quel match e farsi male. Mi sembra un calcolo sbagliato: conosciamo le regole e sappiamo che una gara di calcio bisogna giocarla senza pensare a questa cosa. Può accedere di prendere un cartellino, purché sia giustificato.
MERCATO – Il mercato apre il primo gennaio e ne parlerò più avanti. Io voglio far restare qui tutti i miei calciatori, poi avremo tutto il tempo per poter parlare di questi aspetti utili a far migliorare le cose: se manca un giocatore che può essere complementare ci penseremo, ma avremo tempo. Io mi fido tutti i miei ragazzi e non voglio farli andare via.
TOTTI – Francesco migliora. Era meglio aspettare per la gara di Milano, dove ha fatto 35 minuti di buon livello. Ora è guarito: sia lui, sia Mattia avevano bisogno di allenarsi e giocare. Il 100% della forma fisica arriverà più avanti. Il fatto che Totti sia tornato è una notizia importante per lui, per i tifosi e per la partita. Può iniziare la gara, ma non ha 90 minuti nei piedi. Quel che conta è che sia tornato: abbiamo sicuramente bisogno del Capitano.
OBIETTIVI – Per capire certe cose bisogna essere nello spogliatoio. Abbassare le pretese mi sembra una buona cosa: preferisco alla fine della stagione fare una immensa sorpresa ai tifosi, invece di parlare già di Scudetto e non farlo. Essere delusi è più brutto che essere sorpresi.