Sampdoria-Parma: precedenti, statistiche e curiosità
Al Ferraris si affrontano due squadre in un buon momento: da un lato la nuova Samp targata Mihajlovic che ha ottenuto 8 punti in 4 partite con il nuovo tecnico e viene da due vittorie consecutive, dall’altro un Parma in salute e in serie positiva, che non perde da più di un mese. Due squadre in gran forma quindi, da cui è lecito aspettarsi una bella partita.
I PRECEDENTI – I precedenti tra le due squadre (nelle sfide a Genova) cominciano nella stagione 90/91, quando la Sampdoria si impose sugli avversari per 1-0 con rete di Roberto Mancini. Da li altri sei risultati utili contro i gialloblu fino alla stagione 98/99, quando Enrico Chiesa con una doppietta regalò il successo al Parma e siglò la vittoria più larga per gli ospiti (0-2). Successo bissato nella successiva sfida al Ferraris (era la stagione 2003/2004) grazie a Gilardino e Bresciano. La vittoria più larga per i padroni di casa si registra nel 97/98, quando i blucerchiati schiacciarono gli avversari per 5-2. Ad oggi lo score fra le due squadre conta 17 partite disputate con 10 vittorie a favore della Sampdoria, 4 a favore del Parma e 3 pareggi; per un totale di 45 gol segnati.
LE STATISTICHE – La Sampdoria ha 17 punti, grazie alle 4 vittorie, i 5 pari e le 7 sconfitte, mentre il Parma ne ha 19, con 4 vittorie, 7 pari e 5 sconfitte. Le reti fatte sono 18 per i liguri e 22 per gli emiliani, mentre quelle subite sono 24 per entrambe. I cannonieri delle due squadre sono Eder per la Samp, a quota 6 e Parolo e Cassano per i crociati, anche loro a quota 6. Nella rosa del Parma però, c’è anche colui che ha mandato più volte al tiro i compagni in tutta la serie A. Si tratta ancora di Cassano, che ha realizzato 38 ultimi passaggi nel suo campionato finora. Il miglior doriano in classifica è Gabbiadini con 17.
Fare pronostici sarebbe quantomeno azzardato. Due squadre così in forma possono dar vita alla classica partita “da tripla” il cui esito può essere incerto fino alla fine. Il calore del pubblico di casa però, potrebbe essere un fattore determinante per i blucerchiati, chiamati a tirarsi fuori definitivamente dalle sabbie mobili della zona a rischio.