Rugby League: Steve McNamara resterà sulla panchina dell’Inghilterra
Steve McNamara resterà l’allenatore capo della nazionale inglese di rugby league. La notizia era nell’aria, nonostante qualche dubbio e le voci circa altri possibili candidati, e ora è una certezza: l’ex tecnico di Bradford guiderà i Lions nei prossimi impegni internazionali.
La notizia detta così sarebbe però incompleta, perché la vera novità è che il nativo di Hull, cresciuto da giocatore passando dal Skirlaugh all’Hull FC, lavorerà prossimamente in Australia, come assistente allenatore dei Sydney Roosters campioni in carica.
Una nuova avventura nella NRL per l’uomo che, nel bene come nel male, ha contribuito alla crescita recente dell’Inghilterra, giunta a 30 secondi dall’accesso alla finale, beffata dalla Nuova Zelanda in una partita già negli almanacchi della storia di questo sport.
Nelle settimane immediatamente successive alla fine della Coppa del Mondo, in giro per i social network e le colonne dei quotidiani inglesi si erano fatti nomi importanti quali Craig Bellamy, coach dei Melbourne Storm campioni mondiali a livello di club, e Shaun Wane, reduce dal double alla guida di Wigan.
Significative le parole di Nigel Woord, Chief Executive della RFL: “È con grande piacere che confermo che Steve è d’accordo nel continuare ad allenare l’Inghilterra nel 2014, quando andrà a lavorare sui miglioramenti mostrati dalla squadra negli ultimi 4 anni. Abbiamo fatto considerevoli progressi a livello internazionale e questo accordo garantisce stabilità e continuità“.
Avere un ct part-time e non più residente in Gran Bretagna sembra non spaventare più di tanto l’entourage della nazionale inglese, dato che i suoi uomini di punta già giocano nel campionato australiano e visto che, stante l’attuale calendario internazionale, non sono previsti test match nei prossimi 10 mesi. Diventerà ovviamente fondamentale il lavoro dei collaboratori e dello staff che rimarranno in Europa, per poter visionare la crescita in Super League dei migliori rugbisti, in particolare dei più giovani.
A McNamara spetterà ora il compito di smentire gli scettici e far dimenticare le polemiche degli ultimi mesi, dalla questione Brough al caso Chase-Widdop, fino ai problemi disciplinari che hanno contraddistinto il ritiro durante la Coppa del Mondo.