Siamo quasi al giro di boa del campionato di Serie B. A farla da padrone la solita, confusionaria, accozzaglia di squadre: se pensiamo che tra il Padova, terzultimo e quindi virtualmente retrocesso, e il Cesena, ottavo e in lizza per i play-off, ci sono appena nove punti, allora la cadetteria ha davvero in serbo grosse sorprese nei prossimi mesi. C’è una squadra, però, che è drammaticamente staccata dalle altre. Si tratta della Juve Stabia, ultima in classifica a ben nove lunghezze dal quartultimo posto. E, viste le recenti gare, con poche speranze di risalita.
TRE MESI SENZA SORRISI – Le Vespe, fino ad ora, hanno raccolto solo un successo: quello del 21 settembre a Cittadella, firmato Sowe e Lanzaro. Altri tempi. Perché da quella data, quasi tre mesi fa, i campani sono risultati letteralmente disastrosi. Non è bastato il cambio di tecnico: Pea, sotto la sua gestione, ha collezionato un pari e due sconfitte. K.o. che così sono diventati dodici, un vero e proprio salasso per i poveri tifosi gialloblù. Un vero peccato: perché gli stabiesi, grazie all’ex allenatore Braglia e a giocatori come Sau, ad esempio, avevano disputato stagioni eccellenti.
DIFESA HORROR – Per questa classifica, però, la Juve Stabia deve fare ammenda solo a sé stessa. Pur non giocando un malvagio calcio, la difesa campana si è resa protagonista di un vero e proprio show degli orrori. Esperti difensori come Contini, Lanzaro e Martinelli, hanno compiuto leggerezze ai limiti dell’incredibile: basti pensare all’ultima gara contro il Novara, con gli ultimi due che hanno praticamente regalato la gara ai piemontesi. Ok che è Natale, ma qui si esagera. E come se non bastasse ecco il caso portiere: Branescu, nei primi match stagionali, è risultato impresentabile; così, al suo posto, ecco il veterano Calderoni: dopo qualche partita incoraggiante, ecco gli erroracci con Varese, Trapani e Bari: criticato aspramente dai tifosi, Calderoni ha così chiesto la rescissione del contratto. Insomma, Pea deve compiere un vero e proprio miracolo, sfruttando magari il mercato invernale: il baratro della Lega Pro, già a dicembre, è infatti a un passo.