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Chievo, Corini: “Sampdoria? Siamo due squadre che stanno bene”

Eugenio Corini, tecnico del ChievoVerona, ha parlato ai microfoni di Chievo Tv in vista della gara contro la Sampdoria: “Affrontiamo una squadra che sta molto bene”, spiega Corini. “L’ho vista giocare in queste partite. Mihajlovic ha avuto un grande impatto. È una squadra che gioca molto in attacco, ha coraggio ed intraprendenza.  Ha vinto uno scontro-diretto fondamentale col Catania e ottenuto due pareggi con Inter e Lazio vincendo anche in Coppa Italia col Verona. Mi aspetto una bella partita, perché siamo due squadre che stanno bene. Entrambe abbiamo entusiasmo e di conseguenza sono sicuro che si svilupperà una bella partita che spero ci veda vincitori alla fine”.

Il tecnico torna un attimo alla gara vinta contro il Sassuolo: “La cosa che mi ha dato più soddisfazione domenica è vedere come abbiamo approcciato la partita, come l’abbiamo sviluppata. Abbiamo capito le caratteristiche del campo, abbiamo saputo lottare e ripartire, creare sempre pericolo e fare un gol molto bello. C’è anche da valutare come è venuta la vittoria e questo denota un percorso di crescita. Quando parlo con i miei ragazzi di mentalità è proprio questo. Quella vittoria crea consapevolezza ma non deve far pensare che sia tutto facile perché la Serie A non perdona niente. Per come abbiamo sviluppato la partita da allenatore mi ha gratificato molto come abbiamo raggiunto la vittoria. Come ho detto ai ragazzi abbiamo capito qual è la strada da perseguire e dunque sta a noi continuare così.”

Corini infine parla del suo passato da giocatore della Sampdoria: “È stata un’esperienza molto importante. Ero arrivato dalla Juve, ero molto giovane, pieno di aspettative. Venivo da un’Olimpiade giocata con la nostra nazionale. Dopo un inizio non facile giocai titolare fino a marzo raggiungendo addirittura la nazionale maggiore. Poi da lì, complice un infortunio e qualche problematica interna, non giocai le ultime sei-sette partite e a fine stagione decisi di andare a Napoli. Da quel punto di vista non ero molto disciplinato. Quando si è giovani si fanno degli errori e qualcosa sbagliai sicuramente”.