ESCLUSIVA MP – Gianluca Pantò: “C’è voglia di arrivare in alto”
Continua il nostro viaggio nelle compagini del calcio femminile e questa volta abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con Gianluca Pantò, uno degli addetti stampa del Graphistudio Tavagnacco, squadra da anni ai vertici del calcio femminile e che si sta facendo conoscere e valere anche in ambito internazionale. Una conversazione breve ma intensa su una realtà particolare ed unica.
1) Gianluca, da quanto tempo sei nel mondo del calcio femminile?
Dal novembre 2009.
2) Sei l’addetto stampa del Tavagnacco, una delle squadre italiane più famose e conosciute anche in ambito internazionale. Cosa vuol dire questo? Cosa vuol dire per una società italiana di calcio femminile rapportarsi con le squadre estere?
Il nostro ufficio stampa si compone di tre persone: Marco Piva che ora cura di più altri aspetti, Paolo Marcutti che si occupa della parte tecnica e multimediale ed io. Personalmente, avendo intrapreso studi umanistici e linguistici, il rapportarmi con persone di nazionalità straniera mi gratifica molto. La Graphistudio Tavagnacco è molto seguita all’estero, e la nostra immagine è in crescita, specialmente dopo aver disputato per due volte la Champions femminile. Per noi, questo è un motivo di orgoglio e ricordo che nelle nostra fila, hanno militato un paio di calciatrici straniere come Carmelina Moscato, Tia Nardella e Kacie Oliver.
3) Anche quest’anno molti addetti ai lavori vi additano come l’anti-Torres oppure come la più seria antagonista alla squadra di Manuela Tesse. Come si vive con questa etichetta addosso?
La società si sta consolidando da anni. La crescita è evidente. Non ci poniamo limiti. La squadra lotta per fare il meglio possibile. La Torres resta sempre la favorita per lo scudetto. Sicuramente siamo l’anti-Torres, ma la strada è ancora lunga e non è facile. Per vincere di più, serve anche fortuna.
4) Come Tavagnacco vi trovate in una collocazione geografica e calcistica che fa sì che siate una realtà di riferimento, sportiva e non, per un’intera comunità. Cosa si prova in una situazione del genere? Vi manca uno “sparring partner” maschile?
Il calcio di serie A femminile vede militare tre compagini friulane. Il Tavagnacco è la squadra più forte senza dubbio, ma anche Graphistudio Pordenone e Chiasiellis rappresentano con onore la regione FVG. Per quanto riguarda uno sparring partner maschile, direi che l’Udinese non ha assolutamente nessun interesse a valutare una possibile unione sportiva come succede ad esempio in altri scenari internazionali ed europei (vedi ad es. l’Espanyol)
5) E’ cominciata una sorta di rivoluzione copernicana per quanto riguarda il calcio femminile con la creazione del Dipartimento e con le sei retrocessioni di quest’anno per formare un campionato a 10 squadre più competitivo e più piccolo. Secondo te questa è la strada giusta?
Direi che è un aspetto positivo per alcuni versi, per altri, secondo me no, perché un campionato con poche squadre non è il massimo, anche se posso capire che ci sono alcune squadre che hanno grosse difficoltà economiche per allestire rose qualitativamente buone per il massimo campionato di calcio femminile e di conseguenza, la classifica, più o meno negli anni, non riserva molte sorprese.
6) Cosa pensi del lavoro di Cabrini con la Nazionale Italiana? Cosa secondo te manca all’Italia per fare il salto di qualità a livello internazionale?
Ritengo stia facendo un grosso lavoro. Il salto di qualità lo fai nel tempo, lavorando con giovani di qualità ed un progetto stabile.
7) Ultima domanda, quella direi di rito: quali sono gli obiettivi del Tavagnacco quest’anno? Preferite concentrarvi sul Campionato o sulla Coppa Italia?
La salvezza è il primo step. Poi si vedrà…c’è voglia di arrivare in alto sicuramente, ma sappiamo che non è semplice confermarsi. Spero che le ragazze vincano ancora qualcosa poiché se lo meritano.