Inter-Parma, Mazzarri: “Ci vuole più attenzione, approccio sbagliato. Ma anche sprazzi di gran calcio”
È un Walter Mazzarri non certamente serafico quello che s’è presentato poco fa nella conferenza stampa post partita di Inter-Parma. L’allenatore labronico non ha mostrato particolari segni di contentezza per aver comunque mantenuto l’imbattibilità nerazzurra (nella casella “sconfitte” resta sempre il numero uno, figlio del 0-3 subito con la Roma) ma, anzi, si notava dall’espressione del volto quanto fosse contrariato, nonostante lo sforzo per mantenere una certa pacatezza nel rispondere.
“Stasera sarebbe semplice dare tutte le colpe alla difesa ma in realtà c’è mancato molto filtro a centrocampo, visto che ho potuto inserire Taider solo a partita in corso. Alla squadra manca ancora personalità“.
“Quest’estate s’era detto che bisognava crescere, il gruppo è lo stesso dell’anno scorso con alcuni giocatori che sono arrivati a essere titolarissimi nell’Inter quando nelle scorse stagioni erano semplici comparse come Alvarez o Jonathan. Non è semplice crescere, c’è da lavorare ancora molto. Un problema che all’Inter c’è ed esiste davvero è che c’è un solo risultato su tre e questo tipo di pressione è nuovissima per molti dei miei giocatori“.
“Io ho sempre fatto le scelte che devo fare, assumendomene le responsabilità anche col presidente Moratti e spiegandogliele, visto che continua a venire a trovare la squadra. Che chi è formalmente il presidente dell’Inter non sia fisicamente qui per me non è un problema. Quel che posso dire sul mercato è che da gennaio in poi la società opererà su indicazioni che darò io per migliorare la rosa dove io penso che sia manchevole ma non è il momento di parlarne“.
“Dall’inizio della ripresa sino al 3-2 s’è fatto un gran calcio (quasi fino anche al 3-3, mi sento di dire) e, al pareggio di Sansone, anche la tattica è un po’ andata a farsi benedire. Abbiamo avuto però bisogno il cazzotto in faccia al decimo minuto perché siamo entrati in campo molli. Io faccio quel che riesco con gli uomini che ho, per eventuali buchi ho bisogno di aspettare il mercato per agire con oculatezza“.