Home » Il Punto sulla Serie A: quindicesima giornata

La Juventus cerca di ammazzare il campionato, la Roma risponde superando la Fiorentina in una gara avvincente. Male, molto male, Napoli e Milan: solo pareggi per loro in partite da vincere. La “pareggite” lascia la squadra capitolina e coglie l’Inter di Mazzarri. In ripresa fisica l’Udinese di Guidolin mentre Chievo e Sampdoria beneficiano del cambio in panchina.

LOTTA SCUDETTO: Anche se con molte assenze, la Juventus di Conte continua a vincere. Settima vittoria consecutiva per i bianconeri, dopo quei 15 minuti scellerati al Franchi di Firenze. La Juventus vince, convince e spaventa le dirette concorrenti. Non è solo il divario in punti che “ammazza” la lotta scudetto, ma la grinta e la facilità con le quali arrivano i risultati, nonostante le assenze, nonostante la presenza di seconde linee con pochi minuti nelle gambe. Lo 0-2 del Dall’Ara sta bene al Bologna, poteva andare anche peggio.
La Roma risponde con una prestazione convincente, ai danni di un’ottima Fiorentina. Velocità, spettacolo e tanti gol mangiati per gli uomini di Garcia, finisce la “pareggite” e i giallorossi sono ancora imbattuti in campionato. La squadra ritrova il senso del gol di Mattia Destro, che stempera i malumori per un Ljajić poco risoluto sotto porta. Con una difesa così e con un attacco stellare è la sola squadra, in questo momento, che può ambire al primato della Juve.
Il Napoli piuttosto che avanzare in percentuale (vedi dichiarazioni di Benítez nelle ultime 10 conferenze stampa) sembra avere una pericolosa involuzione. Squadra prevedibile nella fase di costruzione di gioco, grave instabilità difensiva e attacco straripante sono le caratteristiche attuali dei partenopei. Troppo poco per concorrere alla vittoria finale. Non vanno oltre il 3-3 in casa contro l’Udinese, ma soprattutto dimostrano di non riuscire a gestire i “vantaggi”, caratteristica che sottolinea l’immaturità del gruppo.

ZONA EUROPA: L’Inter ha il miglior attacco del campionato, non c’è dubbio, ma con la difesa che si ritrova è difficile ottimizzare il grande potenziale offensivo, tanti pareggi e punti persi. Grande occasione sprecata dagli uomini di Mazzarri per avvicinare l’Europa che conta di più. Vero che il Parma sta dimostrando di essere in forma (vedi la vittoria a Napoli due settimane fa), ma questa non può essere un’attenuante per un’Inter che vuole e può fare di meglio. Peccato perché domenica c’è proprio il Napoli.
Come dicevamo sopra la Fiorentina esce a testa alta dall’ Olimpico nonostante la sconfitta rimediata. L’undici di Montella è una squadra incompiuta per ambire ad altissimi livelli ma rimane senz’altro la squadra più gradevole delle 20 iscritte. Ottime le geometrie di gioco dei viola, che pagano solo le incertezze della linea difensiva.
Il Verona continua a stupire e si ritrova a un passo dalla zona Europa League. Ancora una prestazione maiuscola per gli uomini di Mandorlini, che aldilà della rimonta e della vittoria, pressano gli avversari mantenendo il ritmo di gioco molto alto, anche nei minuti finali. Non poche squadre hanno sofferto questo atteggiamento dei gialloblu. Jorginho mette a segno la sua settima rete in campionato, la quinta su rigore.
Inseriamo qui anche Milan e Lazio, anche se la classifica ci suggerisce più una bagarre per la salvezza che una corsa all’Europa. Sono rispettivamente 9 e 10 i punti che distanziano le 2 squadre dalla Fiorentina, quinta in classifica.
Per gli uomini di Allegri è notte fonda, un pareggio a Livorno che poteva essere sconfitta, come tante volte quest’anno. Balotelli salva i rossoneri dalla sconfitta ma non dalla gogna. I limiti di questa squadra sono evidenti, ottimi giocatori che non trovano le giuste alchimie e uomini poco avvezzi a una “grande” del nostro calcio rendono al popolo rossonero questi magri risultati. Società in subbuglio o meno la risposta del campo deve essere migliore di questa, panettoni o pandori che si vogliano mangiare a parte.

LOTTA SALVEZZA: Il Chievo saluta e se va, 9 punti in 3 partite permettono ai clivensi di passare dall’ultimo al sestultimo posto in classifica. Di fondamentale importanza la vittoria tra la nebbia del Mapei Stadium di Reggio Emilia, risultato che risucchia il Sassuolo in zone altamente pericolose. Si tira fuori anche la Sampdoria, che brinda alla prima vittoria di Sinisa Mihajlović sulla panchina blucerchiata. Anche qui tre risultati utili consecutivi e orizzonti più limpidi in vista. Il Livorno, già condannato da molti, cerca di rialzare la testa, mentre è crisi nera, nerissima, per Bologna e Catania.

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