MondoPallone Racconta… “Fornaretto” Amadei, “Pichichi” Ré ed “Enciclopedia” Nilton Santos
Purtroppo, per il calcio internazionale sono stati giorni di perdite di grandi campioni. Protagonisti di tre decenni vicini tra loro: Amedeo Amadei (’40), Nilton Santos (’50) e Cayetano Ré (’60). Tracciamo un breve ricordo di questi tre fuoriclasse.
Amedeo AMADEI, il Fornaretto di Frascati
Nato a Frascati (Roma) il 26 luglio 1921, proviene da una famiglia di fornai. Nonostante il suo talento per il calcio, il giovane Amedeo comincia a fare sul serio con il pallone all’insaputa dei genitori, i quali probabilmente non avrebbero approvato. E’ precocissimo: il 2 maggio 1937, all’età di 15 anni, 9 mesi e 6 giorni, esordisce in Serie A con la maglia della Roma. Inoltre, nella gara successiva, segna la sua prima rete in massima divisione. Ad oggi, questi due primati di precocità di Amadei sono ancora imbattuti. Nonostante il crescente successo come calciatore, non dimentica le origini e da il suo contributo all’attività di famiglia, distrutta dai bombardamenti. Prima di indossare definitivamente la casacca giallorossa supera bene l’esperienza all’Atalanta nel campionato di B 1938-39. Poi nel 1942 contribuisce con 18 reti al primo scudetto romanista e viene squalificato a vita – poi riabilitato da un’amnistia – per un presunto calcio ad un guardalinee durante una gara di Coppa Italia contro il Torino. Dopo la guerra, Amadei riprende a segnare con regolarità ma la Roma decide di cederlo all’Inter nel 1948. Sarà un biennio molto prolifico che gli aprirà le porte della Nazionale. Debutta segnando una rete in entrambe le due prime apparizioni in azzurro, contro Spagna e Austria. Prende parte al Mondiale 1950 per poi accasarsi al Napoli, ultimo club della carriera conclusa nella stagione 1955-56. Il suo nome ad oggi risulta essere al 12° posto nella graduatoria dei marcatori di Serie A con 174 centri in 423 partite. Con la Nazionale, in cui trova spazio solo in seguito alla sciagura di Superga, disputa solo 13 gare, impreziosite da 7 reti. Muore nella natìa Frascati il 24 novembre 2013.
NILTON SANTOS, l’Enciclopedia del calcio
Nilton Reis dos Santos nasce a Rio de Janeiro (Brasile) il 16 maggio 1925. Viene a ragione annoverato tra i più grandi difensori della storia. Terzino sinistro, venne soprannominato “Enciclopedia do Futebol” per la profonda conoscenza di questo sport. Ha vestito per tutta la parabola agonistica la maglia di un solo club: il Botafogo. Insieme a Djalma Santos, anch’egli scomparso nel 2013, ha formato una delle migliori coppie di laterali difensivi. Membro della Nazionale brasiliana per tre lustri, ha vinto i Mondiali 1958 e 1962 chiudendo con 75 presenze e 3 reti con la selezione verdeoro. Da sottolineare il fatto che in tutto prese parte a ben 4 edizioni della Coppa del Mondo, contando anche le edizioni 1950 e 1954. Memorabile la sua rete all’Austria durante Svezia ’58: partì in dribbling dalla sua metà campo e, nonostante le urla del C.T. Feola che intendeva farlo rientrare in difesa, concluse l’azione con un grande tiro che sorprese il portiere Szanwald. Con il Botafogo conquista 4 titoli carioca e con il Brasile conquista anche la Copa América 1949. E’ scomparso a Rio il 27 novembre 2013, a causa di un’infezione polmonare.
Cayetano RÉ, il Pichichi che veniva dal Paraguay
Nato nella capitale del Paraguay, Asunción, il 7 febbraio 1938, Cayetano Ré Ramirez debuttò ventenne con il Cerro Porteño. Vince il campionato 1954. Centravanti di statura non eccelsa, ma dotato di grande rapidità e senso della rete, partecipa al Mondiale 1950 con la sua Nazionale e realizza una rete nella vittoria per 3-2 sulla Scozia. L’anno successivo si trasferisce nel paese che non abbandonerà più, la Spagna, dopo l’accordo con l’Elche. Tre stagioni e 25 gol più tardi, viene messo sotto contratto dal Barcellona. Un sodalizio fruttuoso, che vedrà il sudamericano trionfare addirittura nella classifica cannonieri 1964-65 con 26 reti realizzate. Nel 1966 passa sull’altra sponda di Barcellona ai cugini dell’Espanyol. Il bottino di segnature sarà inferiore alle precedenti esperienze. Ré si ritira nel 1972 dopo l’ultima esperienza con il Terrassa. Nel dopo carriera agonistica diventa allenatore e guida il Paraguay al Mondiale 1986 in Messico. Proprio sulla panchina della selezione biancorossa scrive una piccola pagina di storia, diventando il primo allenatore espulso nella storia della Coppa del Mondo. Muore ad Elche (Spagna) il 26 novembre 2013. Una curiosità: Cayetano Ré ha conseguito il successo come calciatore nonostante la Sindrome di Asperger, una forma di autismo.