Kuban, Anzhi, Rubin: chi continuerà il cammino in Europa League?
Nonostante la prematura quanto clamorosa uscita di scena dello Spartak Mosca nella sfida ad eliminazione diretta col San Gallo la campagna europea delle squadre russe può considerarsi al momento buona, in attesa che quanto seminato fino ad ora possa dare i suoi frutti in primavera. Con la quasi scontata retrocessione del CSKA e quella da non escludere dello Zenit, l’Europa League può diventare un ricco palcoscenico per guadagnare punti utili per tener dietro Olanda e Ucraina nel ranking UEFA (due federazioni che hanno peraltro dovuto pagare diverse incredibili eliminazioni contro pronostico, su tutte quella dell’Utrecht contro i modesti vicini di casa Lussemburghesi del Differdange. Andiamo quindi ad analizzare lo stato di forma delle tre compagini russe prima della quinta giornata di Europa League, in programma oggi alle 18 italiane.
Kuban Stadion, ore 18. KUBAN KRASNODAR (RUS)-San Gallo (Sui)
Sono ancora vivi i rimpianti per il ko patito all’andata, che ha complicato sin da subito il cammino del Kuban in un girone comunque di un ottimo livello. Dopo quella sfida sono arrivati soltanto due punti, agguantati entrambi con lo Swansea, sempre al novantesimo minuto. La qualificazione è pressochè compromessa, ma la volontà di ben figurare davanti al proprio pubblico rimane: il Kuban è al debutto nelle coppe europee in 85 anni di storia e vuole godersi ogni attimo; conquistare altri punti, inoltre, migliorerebbe il proprio ranking e quello nazionale.
Nell’ultimo periodo, con Goncharenko in panchina, il Kuban sembra aver ritrovato quegli equilibri che ne avevano fatto le fortune lo scorso anno. L’ultima partita di campionato, però, è coincisa con un brutto stop: avanti di un gol a Perm, con l’Amkar, ne ha presi tre nel quarto d’ora finale, contro la squadra che sta imitando il Kuban versione 2012-2013.
Per qualificarsi il Kuban è obbligato a vincere sia con gli svizzeri che in casa del Valencia. Ma non solo, lo Swansea deve perderle entrambe. Catena di risultati presumibilmente impossibile.
Tsentral’nyj Stadion, ore 18. RUBIN KAZAN (RUS)-Maribor (Slo)
Gara totalmente inutile ai fini della qualificazione per il Rubin, già matematicamente certo del primo posto. Discorso diametralmente opposto per gli sloveni, alla disperata ricerca di punti utili per il raggiungimento della seconda piazza.
Questa stagione ha fino ad ora visto un Rubin a due facce: straordinario, eccezionale, invicibile in Europa, confusionario, impacciato, vulnerabile in patria. In Europa League sono arrivate dieci vittorie e un pari, che hanno trascinato i tartari ai sedicesimi del torneo dopo avervi preso parte già a partire dal secondo turno preliminare mentre nel campionato russo 4 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte: a tal proposito ha ridato fiato e fiducia il risicato successo ottenuto sabato in Siberia, sul campo del Tom Tomsk, che ha tolto il Rubin dalla poco esaltante dodicesima posizione in classifica.
Si preannuncia dunque turn over per Berdyev, anche se il tecnico turkmeno ama girare costantemente i suoi uomini. Il tecnico del Rubin ha però mascherato le sue intenzioni in conferenza stampa: “Giochiamo per vincere, per cui metterò i titolari. Il Maribor è un’ottima squadra, all’andata è stato un incontro difficile e il punteggio (2-5 ndr) non è veritiero nella sua misura”.
Stadion Saturn, ore 18. ANZHI (RUS)-Sheriff Tiraspol (Mol)
Soltanto due vittorie su ventidue incontri disputati in questa stagione, ultimo posto in classifica nel campionato russo, 14 gol fatti contro 31 subiti. Nonostante questi numeri davvero poco invidiabili l’Anzhi si trova a un passo dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League. I due successi di misura ottenuti contro il Tromsoe (l’ultimo arrivato in pieno recupero) hanno permesso agli uomini di Gadzhiev di girare le sorti del girone: con il Tottenham ampiamente primo, basta un punto ai Daghi per arrivare secondi.
Lo Sheriff non starà però a guardare. Con un successo andrebbero a -2 dai russi ma avrebbero il pallino in mano, con l’Anzhi ospite a Londra del Tottenham. Una gara dunque tesa, probabilmente poco esaltante, dato che la posta in palio per due club del genere è davvero importante.